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Gente del CONI e della FIGC


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di E. LoffredoNel film "Pane, amore e fantasia" c'è una scena in cui il mitico Vittorio De Sica nei panni del maresciallo Carotenuto chiede a Tina Pica, nei panni di Caramella: «Chi lo dice?» . Risposta dell'interlocutrice: «la gente»; «ma chi è stà "gente”?!» , replica: «chi ha da esse? la gente...» . In pratica la gente è tutti e nessuno, una specie di "supernoi collettivo" che non esiste. Ai giorni nostri sarebbe identificabile con il "comune sentire popolare". In tempi in cui non esiste più un'opinione pubblica matura, soffocata dalle logiche di campanile, di bandiera, e di casta/categoria, bisogna accontentarsi e fare di necessità virtù.L'ultimo elemento rivelatore di questa entità ultraindividuale è dato dalle parole del vicepresidente FIGC, Raffaele Pagnozzi , «Zeman in certi momenti ha la capacità di esternare quello che la gente pensa e non dice», analogamente per lo stesso personaggio si era espresso qualche giorno addietro il presidente del CONI Gianni Petrucci. Qui la gente non dice più, ma si limita a pensare lasciando che sia poi il tecnico della Roma, in un esercizio davvero notevole di empatia, a rendere noto alla gente quello che essa stessa pensa.Insomma la gente. Persone che non ci mettono mai la faccia e aspettano che siano gli altri a parlare. Ma la gente chi è? Un po' tutti noi, sono quei tipi che a vario titolo girano intorno alla nostra esistenza. Sono mamma, papà, fratelli, amici, compagni di lavoro. Considerato che la gente intorno a me non la pensa come dice Zeman e come vorrebbero far credere Petrucci e Pagnozzi per legittimarlo con modalità invertita, mi viene da chiedere: ma loro che gente conoscono?Prima bastava che lo scrivessero i giornali, poi che lo dicesse la TV, e in questi casi poteva starci. Ma questa nuova e antica legittimazione popolare da dove la ricavano Gianni e Lello? Se certe cose le pensano e sono contenti che Zeman le dica anche per loro, nulla quaestio. La gente invece la lascino stare, anche perché se lor poltroncini non se ne fossero accorti, le persone hanno altro a cui pensare in luogo di offrire i propri pensieri per le esternazioni del tecnico giallorosso.Io non so cosa pensa la gente, ma so quello che vorrebbe in tutti gli aspetti della vita: più giustizia. Anche nello sport. Quando Petrucci e compagnia avranno finito di partecipare consapevoli alle esternazioni da copertina di Zeman, quando e se decideranno che non devono più lucrare sugli exploit mediatici da comare frustrata del boemo, possono per quanto di loro competenza far contenta la gente.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2511