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Antonio Conte. La calunnia è un venticello...


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Come se non fosse sufficiente l'assurda condanna di Conte, la quale, evidentemente, non è bastata a saziare la sete di sangue bianconero dei soliti noti (non osiamo neppure immaginare cosa si scatenerebbe in caso di assoluzione al TNAS), ci tocca ora sorbire settimanalmente uno squallido teatrino in quasi tutte le trasmissioni televisive post partita.E' iniziata ufficialmente, infatti, la stagione della "caccia al telefonino” , in una ridicola sequenza di filmati ripresi da telecamere dedicate per tutta la durata degli incontri non solo a Conte, ma anche a chi gli sta vicino.Ora, voler verificare se, e sottolineo se, ci sono delle infrazioni al regolamento potrebbe anche starci (non ovviamente con quell'accanimento morboso che traspare evidente e che in questi termini non ha precedenti!), ma qui si va ben oltre.Non ci si chiede, infatti, se Conte comunichi con la panchina, ma solo come faccia a farlo, dando per scontata la violazione, ripetuta ad ogni incontro. Sono di martedì sera le immagini di Paratici, seduto al fianco dell'allenatore campione d'Italia, mentre armeggia con il suo cellulare.Nessuno sa con chi stia parlando (o a chi stia inviando un messaggio), se con Marotta, se con la moglie, se con il ristorante per confermare la prenotazione per la cena dopo partita...Non importa: è assodato che sia lo strumento di Conte per lanciare istruzioni tecniche a Carrera in panchina (all'evidenza non un tecnico in seconda, ma un fantoccio prestanome) e già qualcuno ipotizza possibili sanzioni.Peccato che nessuno si sia preoccupato di verificare se qualcuno dalle sue parti fosse munito di telefono, auricolari o quant'altro, dal momento che ci risulta che per fare una telefonata siano necessarie almeno due persone munite di apparecchio: la tecnologia fa passi da gigante, è vero, ma alla telepatia non siamo ancora arrivati.Questo però, non interessa, e l'intervista di Alberto Brandi nello speciale Champions League dopo la partita, ne è prova lampante: una ridda di accuse velate da una falsa e stucchevole ironia, alla quale Carrera, da signore qual è, non ha risposto per le rime, limitandosi a far presente che, non avendo alcun telefonino in panchina, la questione neppure doveva porsi.La risposta, assolutamente ineccepibile, ha suscitato nell'intervistatore una risatina abbastanza odiosa, come se ci si potesse permettere tranquillamente di accusare una persona in assenza di qualsivoglia prova e lederne la professionalità sulla base di un preconcetto che sa di pregiudizio.Ma a questo, ahimè, siamo abituati anche con riferimento a questioni ben più gravi.Immaginiamo già che ci sarà chi verrà appositamente intervistato (mi viene in mente un nome in particolare, vedremo se mi sbaglio) sulla situazione ormai vergognosa (intendendo per vergognosa l'”evidente” violazione del regolamento, non l'ennesima caccia alle streghe), e che fioccheranno ancora più numerose le richieste (già ne sono pervenute di assurde da più parti), affinché venga impedito a Conte anche di assistere alle gare allo stadio.Ma neanche questo basterà: con tutte le telecamere che ormai inquadrano le partite da ogni angolazione, non è escluso che un allenatore possa dare disposizioni anche dall'albergo (vi ricorda qualcuno?), vedendo la partita in tivù.Bisognerà, quindi, pensare a qualcos'altro, come una marcatura a uomo di un delegato munito di un cerotto per la bocca o imporre a Conte di guardare altri programmi televisivi in concomitanza con gli incontri, interrogandolo al termine per assicurarsi che li abbia seguiti davvero, anziché guardare di nascosto la partita della sua squadra e, quindi, potenzialmente (ma per alcuni certamente), violare il regolamento.Ipotesi assurde? Certo, come i continui e gratuiti attacchi che il nostro allenatore (e noi con lui, visto che è il nostro simbolo e ci rappresenta tutti) deve subire quotidianamente da parte di chi considera il calcio solo il pretesto per demolire l'avversario, non sul campo, come sarebbe ovvio, ma, non riuscendoci, solo al di fuori di questo, con tutti i mezzi possibili ed immaginabili, non importa se leciti o meno. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2513