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L’avv. Bongiorno nel cda della Juve?


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di G. FioritoSecondo un’indiscrezione del Corriere della sera riportata da Dagospia , l’ingresso estivo nel collegio difensivo di Antonio Conte costituirebbe per l’avvocato Giulia Bongiorno soltanto il preludio per il più prestigioso debutto nel cda della Juventus. Sarebbe riduttiva la giustificazione di chi volesse leggere nella notizia soltanto la risposta alla legge che richiede la presenza di una quota rosa in seno al cda di una società quotata in borsa. E’ il curriculum personale a giustificare la sostituzione dell’avvocato Briamonte, dimissionario il 29 agosto dal cda della società di Torino, con l’avvocato salito agli altari della cronaca per aver fatto parte del collegio che ha difeso Giulio Andreotti dalle accuse di associazione mafiosa.Il volto e l’abilità di Giulia Bongiorno hanno acquisito notorietà per aver avuto tra i suoi assistiti anche Vittorio Emanuele di Savoia (accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso e associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nell'ambito di un'indagine legata al casinò di Campione d'Italia), Clementina Forleo (a causa della querelle riguardante le pressioni subite da alcuni politici durante le indagini sulle scalate bancarie e per l'azione disciplinare dovuta al presunto utilizzo illegittimo di alcune intercettazioni telefoniche), Raffaele Sollecito (indagato per il delitto di Perugia, nel quale fu barbaramente uccisa Meredith Kercher e assolto per non aver commesso il fatto in secondo grado). Si è occupata anche della pratica di separazione tra Gianfranco Fini e Daniela Di Sotto e può vantare al suo attivo l’impegno in alcune attività sociali di tutto rispetto quali la fondazione onlus Doppia Difesa, creata con Michelle Hunziker per assistere le donne vittime di discriminazioni, violenze o abusi.Sbaglierebbe inoltre chi pensasse che da avvocato penalista Giulia Bongiorno non abbia le carte in regola per avere voce in capitolo nelle questioni dello sport e del calcio. Nel suo curriculm figurano alcuni dei casi più piccanti di illustri indagati del pallone degli ultimi anni. A partire da Stefano Bettarini, accusato di scommesse illecite. Poi Francesco Totti, per la squalifica rimediata nell’europeo del 2004 ai danni di Poulsen e il presidente della Lazio Sergio Cragnotti, abbandonato nel giro di due anni al suo destino nel gennaio 2006 per uno spiacevole caso, stando alle cronache, di omessa parcella.Non manca l’aneddoto. Secondo quanto riportano il Corriere della Sera e Dagospia, per stemperare la tensione dell’VIII re di Roma, l’avvocato Bongiorno gli avrebbe raccontato di essere tifosa del Palermo. Qualcuno ha commentato l’astuzia legale di non professarsi ad es. interista, ma facendo un passo indietro scopriamo che Giulia Bongiorno è nata e ha mosso i primi passi nella professione proprio a Palermo, figlia di un docente di diritto processuale civile nella Facoltà di Giurisprudenza della città e della capitale.Inseguendo ancora le voci che circolano intorno all’ingresso di forze fresche nel cda bianconero, a Giulia Bongiorno e Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia, Pavel Nedved, Camillo Venesio andrebbe ad affiancarsi anche Paolo Garimberti. L’ex giornalista di La Stampa e di Repubblica, ex professore di Diritto costituzionale a contratto, ex direttore responsabile del TG2 ed ex Presidente della RAI dal 26 marzo 2009 all’8 giugno 2012, è l’attuale Presidente del J Museum, il Museo della Juventus inaugurato il 16 maggio 2012 che può vantare nel giro di pochi mesi un registro in grado di contare ventimila visitatori circa e gloriarsi della fama di juventino doc del suo Presidente.Desta sorpresa la lettura degli orientamenti schiettamente politici dei due presunti volti nuovi del cda della Juve. Se Giulia Bongiorno è stata eletta deputata alla camera nel 2006 nelle file di Alleanza Nazionale e nel 2008 del Popolo Delle Libertà, Paolo Garimberti è un prodotto radical-chic. Mentre la nomina di Garimberti si può leggere con il desiderio di migliorare nel settore della comunicazione e soprattutto dei rapporti con i media, la scelta di Giulia Bongiorno in sostituzione di Briamonte, uomo di Grande Stevens e imparentato con il Presidente onorario della Juventus del quale è genero, dovrebbe garantire una maggiore risolutezza nelle intenzioni della Juventus del futuro. Chi avesse ancora in mente la dura lex sed lex del patteggiamento, già mal digerito in occasione del processo sportivo relativo alle sim svizzere del 2008 (quando fu proprio Grande Stevens a patteggiare per la Juventus il pagamento di 300.000 euro) e del procedimento per omessa denuncia contro Conte (fu forse Briamonte a convincere Antonio a cadere in quella che si rivelò una trappola?) magari dovrà ricredersi? Lasciate ogni speranza o voi che entrate… nel cda della Juventus? Ai posteri l'ardua sentenza…http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2530