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Il vento antijuventino del Corriere dello Sport ...


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di P. CicconofriLa spinta mediatica contro Antonio non accenna a diminuire, anzi, più è tangibile l’assurdità della condanna e più alto si alza il grido di chi vuole l’allenatore juventino lontano per lungo tempo dalla panchina bianconera. Il vento colpevolista del Corriere Dello Sport affidato alla penna di Abbate sembra quasi una bambinata per quanto evidente accanimento lascia trasparire. Scrive in un articolo del 16/09/12: “Sembra un miraggio l’assoluzione” , insinuando come il contributo determinate arriverà “dallo zingaro, Gegic, atteso dalla Macedonia”. Prosegue Abbate, il 21/09/2012, giorno della prima udienza al Tnas: “In realtà se venissero accolti 3-4 mesi (dovrebbe aderire la Figc), i legali Bongiorno, Chiappero e De Rensis convincerebbero Antonio a rifletterci su”. Segue con un laconico: “Sarà un’ impresa smontare l’ammissione dell’ex collaboratore Stellini” . Ma non basta. Ritorna sull’eventuale sconto: ” Rimane concreta l’ipotesi di uno sconto di tre-quattro mesi, una volta crollata l’aggravante Mastronunzio” e giustifica la diversa valutazione su Mondonico: “Beh, il tecnico dell’Albinoleffe all’epoca era impegnato a combattere contro un tumore, lottava fra la vita e la morte. Pensieri più seri” . Finito qui? Certamente no, c’è da ricordare le ombre da Bari: “Ma Conte rischia pure un’omessa denuncia per i trascorsi a Bari, dove - come testimone - potrebbe essere riascoltato. E la Giustizia Sportiva origlia”. Spazio alle parole Carobbio il 23/09/2012: “Voi date credito solo a quello che dice Conte, ma quando sarà il momento parlerò anch'io...”. “L'ex centrocampista di Albinoleffe, Siena e Spezia in questo periodo ha ascoltato le parole di Conte senza replicare, ma è evidente che la fiamma sotto la cenere non si sia spenta. E così, dopo aver dribblato il primo assalto dei giornalisti anche grazie alla sponda dei suoi legali, non ha resistito alla tentazione di indirizzare il suo messaggio prima di salire nella macchina che lo ha riportato a casa, al termine di un'audizione durata appena un'ora”… . Ma il capolavoro di Abbate arriva il giorno dell’attesa udienza del Tnas. Scrive nell’editoriale di oggi, 02/10/2012: “La Bongiorno, De Rensis e Chiappero hanno già il risultato nella tunica. Proscioglimento? Quasi. Ma non ditelo alla Figc: c'è comunque la conferma della responsabilità di Conte per l'omessa denuncia di Albinoleffe-Siena. E conta tanto: quella macchia rimane indelebile , preserva la Federazione dalle ombre (rischio di un'altra omessa denuncia) di Bari- l'interrogatorio sè concentrato su diverse gare - dove l'allenatore bianconero verrà presto riascoltato. E poco importa - tanto, con le norme vigenti, allena comunque e confabula (di nascosto) con i suoi assistenti nelle sfide ufficiali - che il tecnico possa tornare a mangiare il panettone in panchina. Nel suo curriculum c'è un reato sportivo. “Il bello è che certi professionisti amano chiamarci “estremisti” per la controinformazione che siamo stati capaci di portare avanti (che nessuno retribuisce e prodotta sacrificando tempo personale) limitata alla diffusione sul web, senza godere della vetrina che un quotidiano nazionale può offrire abbracciando un così gran numero di lettori, per poi leggere una presa di posizione così evidentemente di parte da far rabbrividire persino il buon senso. Non ci meravigliamo del gioco del Corriere Dello Sport - volto a spazzare via ogni dubbio sull’innocenza di Antonio Conte – vivendo in una realtà capitolina cui da sempre anche la politica sportiva (e non solo) si inchina. Rimane un atteggiamento su cui riflettere: spingersi a certi livelli, pur di rovinare l’immagine e la reputazione di Antonio Conte, deve far capire quanta paura hanno della sua personalità e della sua forza.Deve anche far riflettere, seppur in un diverso contesto l’invito alla “calma” che il questore di Firenze ha indirizzato pochi giorni fa non solo ai tifosi ma anche alla stampa, che quindi non solo nelle visioni degli squadristi esaspera certe situazioni : «Conte non sarà un problema, faccio comunque un appello alla calma a pubblico e stampa». Non so se per qualcuno anche questa può essere una nota di merito, diciamo che apparentemente non sembra un complimento...Più che libertà di stampa, questa continua ad essere libertà di indirizzare le opinioni dei lettori non offrendo loro la possibilità di formulare una propria convinzione basandola sulla lettura dei fatti. Certi ambienti hanno timore nel proporre un'informazione super partes e proprio questa paura, che traspare dalle esasperazione, è l'evidente limite che non permette la crescita di una sana cultura sportiva.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2538