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Moggi su Libero: "Conte? Qualcuno ha voluto salvare il soldato Abete.


 Il Siena non dovrebbe impensierire la Juve. E Moratti..."
Nel suo editoriale odierno pubblicato su "Libero", Luciano Moggi ha parlato della riduzione della squalifica ad Antonio Conte, di calciopoli e di campionato: "Qualcuno ha voluto salvare il soldato Abete, a proposito della sentenza Tnas sul caso Conte. Si poteva pensare che quest’organismo in seno al Coni ma nell’ambito sempre dell’ordinamento sportivo, e dunque all’interno della stessa famiglia, facesse uscire dalla vicenda con le ossa rotte il presidente della Figc? Ed allora ecco l’odor di “compromesso” (Fabrizio Bocca sul suo Blog) e di “impiccio all’italiana” (Marco Mensurati a FcInter1908), di più un pasticcio, a nostro modo di vedere. Ha ragione Agnelli, giustizia non è fatta, è mancato il coraggio di farla, perché semplicemente non si poteva andare all’assoluzione, altrimenti “il soldato Abete” non avrebbe salvato la faccia. Mensurati elenca le “tre vittime” della vicenda, Conte al terzo posto, la Juve al secondo, lo sport italiano in prima. Gli autori? «I burocrati secolari, gli Abete, i Valentini, i Palazzi, gli stessi che da 100 anni governano il pallone». Non saranno 100 anni, ma rende l’idea.Giornata non banale, che potrebbe anche essere importante. È transitato il turno di Coppe e lo scenario è mutato, in bene per alcuni, male per altri, e vedremo quanto inciderà il cambiamento, se tale sarà. All’idea si aggrappa chi spera di inserirsi nella lotta al vertice (Inter e Lazio). Chi in testa già c’è, programma di restarci, dimenticando i mal di testa di Coppa. Non se ne preoccupa molto Mazzarri, che a Eindhoven è andato incontro a una Caporetto con le seconde linee, tornano i titolarissimi - è il ragionamento del tecnico -, e torna anche il Napoli vero. Solo che di fronte i partenopei avranno la risorta Udinese di Guidolin, capace di mettere sotto il Liverpool sul suo campo. Potrebbe decidere la stanchezza,mai risultati di solito abbattono lo stress. Il problema della Juve è diverso, turnover non fatto con lo Shakhtar, ma gli ucraini hanno fatto paura lo stesso, pari accolto come il minore dei mali. I cambi in squadra sono per oggi a Siena. Uno di necessità, Marrone al posto dello squalificato Bonucci e poi previsto Pogba a centrocampo al fianco di Pirlo e Marchisio, Giovinco accanto a Vucinic. Sulla panchina toscana Cosmi deve rinunciare a D’Agostino e pensa a Rosina e Zè Eduardo a dar man forte a Calaiò. Il Siena non dovrebbe turbare troppo il sonno ai bianconeri ma si è finora comportato molto bene, otto punti fatti, due in classifica per i sei di penalità. La nostra idea è che non cambierà niente, ma sarà interessante seguire i tentativi di assalto al fortino di testa da parte di Inter e Lazio. La squadra di Petkovic fa visita al Pescara, che ha fatto sei punti in due partite, capitolini rilanciati dalla vittoria sul Siena e in Europa League. I rinati sogni di gloria dell’Inter passano dal derby scontrandosi con le pari aspirazioni del Milan, per il quale è un po’come vincere o morire, una battuta d’arresto vanificherebbe in certo modo anche la resurrezione di San Pietroburgo. In campionato il diavolo è solo 11°, il momento è da non sbagliare. Allegri punta le carte, El Shaarawy e Pazzini e pensa a Nocerino per Boateng. Curiosa l’involuzione di questo giocatore, grandissimo quando c’era Ibra, sotto esame ora ogni volta che gioca. Stramaccioni con Cassano e Milito, e l’idea Coutinho, coccolato da Moratti. Il patron dell’Inter ogni tanto prende una cotta, come accadde per Recoba, cui dobbiamo riconoscere una buona dose di coraggio, sebbene molto ritardato. «Lo scudetto del 2006? - ha detto - Apparteneva con merito alla Juve«, e Moratti avrà commentato «Tuquoque Chino, fili mi».