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Buffon: «Lotta scudetto? La Juve è la più forte»


Il portiere bianconero: «La Champions può pesare, ma restiamo i favoriti. Contro di loro non sarà una partita decisiva perchè siamo all'inizio»
© Foto PegasoFIRENZE - "La mia Juventus è la squadra più forte. Se poi il Napoli dovesse vincere lui lo scudetto, gli faremo i complimenti, ma la mia squadra credo sia la più apprezzata". Così Gianluigi Buffon sulla corsa al titolo che dopo sette giornate vede coinvolti i bianconeri e i partenopei, a pari punti, avversari nella prossima sfida a Torino. "La partita non sarà decisiva perchè siamo all'inizio - ha detto Buffon -. Vero che il Napoli non ha la Champions al contrario di noi ma noi restiamo favoriti. E non cerchiamo alibi. Certo, le sorprese non mancheranno: a parte il Napoli che ormai è una realtà con un allenatore che incide moltissimo, un gioco e un modulo consolidati, una rosa di primordine, c'è la Lazio che sta facendo qualcosa di eccezionale. Questo grazie ad un tecnico che mi pare intelligente, sobrio e parla l'italiano molto meglio di tanti italiani. Poi c'è l'Inter, che è sulla strada del ringiovanimento e se da continuità alle sue prove e ai suoi risultati darà del filo da torcere fino all'ultimo. "Il Milan? Le due cessioni eccellenti hanno franato il progetto, qualcuno nel proprio cuore pensava che non potessero essere avallate, io credo però che senza pressioni i rossoneri avranno la possibilità di valorizzare quei 4/5 giovani di talento che hanno. Certo psicologicamente non stanno vivendo una situazione facile - conclude Buffon - anche perchè quando sei abituato a vincere è normale soffrire un inizio così". DE ROSSI E ZEMAN - Buffon sta con De Rossi. E quanto a Zeman, "qualche volta si fatica a stargli dietro". Il capitano della nazionale commenta il caso del centrocampista giallorosso. "L'esclusione di De Rossi domenica mi ha sorpreso, come tutti, forse l'allenatore voleva forze più fresche, stando a quello che ha detto, e quindi ha pensato ad altri giocatori facendo una scelta tecnica. Io conosco da tanto Daniele, so il suo valore e l'apporto che dà a prescindere da ogni problematica con il suo club, noi ce lo abbiamo e ce lo teniamo stretto". "Sono felice che De Rossi sia qui", ha anche detto Buffon. "Zeman avrebbe parlato di poco impegno? Non penso che un allenatore arrivi a dare queste motivazioni - ha continuato Buffon - e comunque dovrei sentirlo con le mie orecchie, non essendo stato così non posso dire nulla. Zeman ama stupire sempre? Lui ormai è un personaggio, grazie alle cose straordinarie che ha fatto dove ha allenato ma anche per un certo modo di proporsi a cui forse non eravamo e non siamo abituati. Ogni tanto - ha sorriso il portiere della nazionale della Juve - si fatica a starci dietro. E comunque, in fin dei conti, dimostra di essere sempre coerente con quello che dice e che pensa". Tornando a De Rossi, Buffon ha cercato di stemperare il clima: "Ribadisco che si tratta di una vicenda, riguardante il rapporto Zeman-Daniele, che è un terreno minato. Però posso dire di aver visto De Rossi come sempre entusiasta di venire in nazionale, ormai ha tantissima esperienza ha passato prove molto difficili, penso che nulla e nessuno possano turbarlo e scalfire il suo equilibrio". A chi gli ha chiesto un parere sulle dichiarazioni del tecnico boemo per il quale, al momento delle scelte, i nomi non contano, Buffon ha risposto: "Ci siamo passati un pò tutti in situazioni analoghe, il calcio è anche questo. In ogni caso, io non vivo lo spogliatoio della Roma, se ci sono realmente dei veri problemi, saranno i diretti interessati a cercare di risolverli". BALOTELLI - Altro capitolo delicato quello relativo a Balotelli a cui Prandelli ha inviato messaggi precisi: "Se siamo alla prova d'appello per Mario? Non è una questione che dobbiamo affrontare tra giocatori, però conosciamo il suo valore, so cosa può fare, e ci aspettiamo tutti, per le qualità che ha, che le esprima in campo facendoci vincere le partite. Lui avrebbe questo tipo di potenzialità".