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Antonio Conte, interessa solo lui!


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Partiamo da dove abbiamo appena terminato: il calcioscommesse ed Antonio ConteAll’enfasi del Corriere dello Sport che da tempo agita lo spettro dell’inchiesta di Bari, si unisce l’annuncio ufficiale, unitamente agli spifferi concordati, che portano alla prossima chiusura delle indagini e al trasferimento dei faldoni sulla scrivania dell’imparziale Palazzi.Stessa metodologia. Messaggio mediatico unico da diffondere per insinuare il dubbio su Antonio Conte e nascondere la vera notizia: Conte a Bari è persona informata dei fatti. Non indagato.Stesso scopo. Arrivare a quella possibile “omessa denuncia” che la giustizia sportiva ha il potere di addebitare, come abbiamo visto, senza particolari remore.Anche perché il precedente è quello fa la differenza: bastano le parole, il sussurro di un pentito, e Conte è spacciato. Quindi l’eventuale condanna sportiva, già paventata dai bravi maestri del giornalismo italiano, necessita soltanto, per trasformarsi in una condanna vera e propria, della convinzione della banda Palazzi & Co. Nessun riscontro, nessuna certezza, se non una chiara volontà politica forte dell’autonomia della giustizia sportiva. E sappiamo bene come la giustizia sportiva sa essere imparziale quando si trova a dover giudicare la Juventus.Ovviamente tutti i coinvolti nell’inchiesta saranno ascoltati da Palazzi e dai suoi collaboratori. Molto dipenderà dalle rivelazioni che faranno al fido procuratore sportivo che è riuscito, in progressione, a far ricordare a Carobbio particolari così importanti, taciuti alla procura di Cremona, tanto da puntellarci l’accusa a Conte. La strada è segnata, chi vuole approfittare, troverà le porte della Figc spalancate…Ricordiamo anche che in virtù della confessione “Pippo” ha potuto godere di un cospicuo sconto di pena, riuscendo nell’impresa di essere un teste attendibilissimo, solo per alcuni aspetti dell’inchiesta.Ecco come viene presentato il nuovo “Caso Conte”.Giuliano Foschini e Marco Mensurati - La RepubblicaLa posizione di Conte - Il fax dimenticato da Palazzi questa estate è destinato a tornare sulla scrivania dello 007 federale (nel frattempo riconfermato nel suo ruolo da un Abete in scadenza di mandato) sotto forma di inchiesta fatta e finita: illecito sportivo aggravato. Per i giocatori si profila una condanna memorabile. La posizione più incerta rischia però di essere di nuovo quella di Antonio Conte, sul quale incombe un altro possibile deferimento ("solo") per omessa denuncia. Conte era l'allenatore di quel Bari. Oggi è l'unico a non essere indagato. "Quando uno spogliatoio decide di tenere nascosto qualcosa al proprio allenatore, allora non c'è modo di sapere nulla", è stata la difesa del tecnico. La sua versione è stata confermata dai giocatori: "Non ne sapeva niente", hanno detto tutti. Tutti, tranne uno: ha raccontato di aver avuto l'impressione che Conte avesse capito perfettamente come quella partita fosse stata "ceduta", tanto che si raccomandò, prendendo a uno a uno i suoi, di non fare sciocchezze, di giocare al massimo. È sufficiente per un deferimento? Molto dipende dalla risposta che si vuole dare a due domande che girano nella testa degli investigatori: possibile che un allenatore noto per la sua attenzione maniacale ai dettagli, non si sia accorto - per due volte, a Bari e a Siena - che i suoi spogliatoi erano diventati un suk? E perché scegliere sempre Stellini come vice? Francesco Ceniti e Maurizio Galdi La Gazzetta dello Sport Resta defilata la posizione di Conte (era l’allenatore): a Bari è persona informata dei fatti. I giocatori lo hanno scagionato: «non sapeva nulla». Ma uno di loro avrebbe fatto riferimento a qualche comportamento particolare. Nulla che possa prefigurare un reato penale, ma a livello sportivo le cose potrebbero essere diverse. Toccherà a Palazzi fare una valutazione finale. In ballo, comunque, c’è un’altra omessa denuncia. Una crociata contro Antonio Conte di chi vuole colpire le sue sicurezze, la sua immagine e quello che oggi rappresenta alla Juventus. Ed un precedente, con quell’omessa denuncia addebitata confermando i quattro mesi di stop, che sembra un avvertimento del tipo: decidiamo noi del tuo destino.Non siamo sorpresi nel vedere la lettura di parte della stampa, ma siamo sempre più consapevoli che certe insinuazioni possono essere rivolte solo contro la Juventus, perché oggi Antonio Conte è il valore aggiunto della Vecchia Signora. Perché? E soprattutto, come possiamo credere ancora ad una giustizia sportiva che ha dato ampia prova della sua faziosità?http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2559