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Juve, addio a Haller grande eroe bianconero


Il tedesco giocò con la maglia della Vecchia Signora tra il 1968 e il 1973. Era un regista e attaccante che fece il suo debutto internazionale a 19 anni nel 1958 e partecipò ai Mondiali nel 1962 in Cile, nel 1966 in Inghilterra e nel 1970 in Messico
BERLINO (GERMANIA) - Helmut Haller ci lascia. Lo fa in silenzio e senza tanto clamore. L'attaccante, che nella sua carriera ha giocato cinque stagioni alla Juventus (1968-1973), ha partecipato anche a tre edizioni della Coppa del Mondo ('62, '66 e '70) segnando il gol dell'1-0 nella sfortunata finale contro gli inglesi del 1966.LA CARRIERA - Gran parte della carriera di Haller si è svolta in Italia. Dopo aver militato nell'Augsburg, nel 1962 venne acquistato dal Bologna, dove rimase per sei anni. Fu quindi ceduto alla Juventus, dove giocò per altre cinque stagioni. Nel 1973 tornò nella squadra della sua città natale e si ritirò nel 1979. In Italia si aggiudicò tre scudetti, uno con il Bologna (1963-64) e due con la Juventus (1971-72 e 1972-73). Molto toccanti le parole del presidente dell'Augsburg, Peter Bircks: «È stato uno dei più grandi eroi del calcio del dopo guerra. Ha ispirato una generazione di calciatori con le sue gesta così come il calcio ad Augsburg».IL RICORDO DEL "KAISER" - Commovente anche il ricordi di Franz Beckenbauer, compagno di squadra di Haller, che su twitter ha espresso tutto il suo cordoglio per la scomparsa dell'amico: «La notizia della morte di Helmut Haller mi rende molto triste! È 'stato sicuramente uno dei migliori giocatori con il quale io abbia mai giocato».IL RICORDO DEL BOLOGNA - Il Bologna riicorda Haller sul proprio sito ufficiale. «Il Bologna partecipa commosso al dolore della famiglia di Helmut, Campione vero». Il Presidente Albano Guaraldi: "Con Haller se ne va un pezzo della nostra famiglia rossoblù. Sono molto addolorato per questa notizia appena appresa, conservo il ricordo di un grande campione protagonista dell'ultimo nostro scudetto, e di un grandissimo uomo che ha vissuto a Bologna una parte importante della sua carriera. Tutti i tifosi del Bologna, ed io per primo, ci stringiamo attorno ai suoi cari manifestando il nostro dolore per la perdita di un personaggio di sport così straordinario».