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Inter : La casa degli onesti è piena di spifferi


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di F. FilippinAlla vista della recente rivelazione giornalistica sull'inchiesta sul calcioscommesse portata avanti dalla Procura di Bari, apparsa martedì 16 ottobre su alcuni giornali italiani e relativa al presunto inserimento di Inter – Atalanta nel novero delle partite sospette, abbiamo avuto una strana sensazione di deja vu.Trattasi ad oggi, ovviamente, solo uno spiffero tutto da verificare, ma non è certo il primo e qualche domanda sorge spontanea.Inter – Atalanta 4-3 del giugno 2009 viene, infatti, dopo (non cronologicamente, ma negli aggiornamenti periodici sulle indagini, che ormai da due anni ci accompagnano) Inter – Lecce 1- 0 del marzo 2011 (quella del presunto “over mancato”, di cui abbiamo parlato in passato) e dopo Inter – Chievo 4-3 del maggio 2010, la famosa partita in merito alla quale Massimo Erodiani , durante il suo interrogatorio, parlando delle informazioni che aveva ricevuto da parte di Pirani, a precisa domanda del Pubblico Ministero “Quindi aveva ricevuto il benestare della squadra avversaria?” (l'Inter, ndr), così rispose ”Sì” , senza se e senza ma.Di quelle due partite oramai si è persa ogni traccia e non se ne parla più e, visto il tempo trascorso, temiamo più si parlerà, né si indagherà da parte della Procura Federale.A nulla vale dire oggi che le prime due testate a parlare di questa “nuova” partita siano state La Gazzetta dello Sport e Repubblica, da sempre particolarmente interessate più a quello che avviene a circa 150 chilometri ad ovest di Milano.Anche in passato certe notizie apparvero anche lì, ma la differenza tra i casi giudicati interessanti e quelli considerati trascurabili (con una evidente ed ingiustificata discrezionalità di valutazione) stava tutta nel comportamento e negli “approfondimenti” successivi quanto ai primi, volti all'evidenza ad evitare che certi episodi finissero nel dimenticatoio o che non avessero le conseguenze auspicate, e al prolungato e ostinato silenzio quanto ai secondi.Già sulle prime pagine del giorno dopo, infatti, tutto sembra essere tornato nella “normalità”. Vedremo ora se questo argomento diverrà sistematicamente la prima domanda di ogni intervista al dirigente nerazzurro di turno e se ci si accontenterà della prima risposta sdegnata e ovviamente del tutto generica che verrà fornita, come sempre avvenuto in passato.La chiusa dell'articolo del giornale rosa non ci pare certo di buon auspicio: “Pure sensazioni. Troppo poco.”... Strano, per chi di “sensazioni” e non certo di “fatti”, sta campando da mesi.Immaginiamo, comunque, che dalle parti di Via Durini non vedano l'ora che si approfondisca la questione, con indagini ad hoc, questa volta anche da parte degli organi di giustizia sportiva; d'altra parte chi non ha mai nulla da nascondere non può che vedere di buon occhio tutte le verifiche volte a dissipare ogni dubbio, anche minimo, sull'assoluta trasparenza di tutti i propri rappresentanti e tesserati.Dopo tutto, solo poche ore fa il suo massimo esponente così si esprimeva “La giustizia sportiva è oberata di lavoro, devono affrontare molte cose serie e non mi sento di criticarla “.Nessuna critica oggi a quella stessa giustizia che, quando gira gli occhi dalle loro parti arriva, però, a conclusioni “gravi, offensive e stupide”, con “attacchi inaccettabili”.Apettiamo sempre fiduciosi, anche questa volta.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2573