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Calcio: 408 milioni di buoni motivi per capire…


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di P. CicconofriIniziamo dalle cose importanti, le sole che interessano veramente il governo del calcio: i 408 milioni di euro di finanziamento annuale dello Stato allo sport italiano Il 30 ottobre ci sarà un consiglio nazionale con ordine del giorno il bilancio preventivo per il 2013, con relative previsioni di spesa. Con questo presupposto, in mancanza di azioni meritevoli da ricordare e con lo sport in crisi d’ideali e di risultati, le attenzioni dei tifosi ed investitori devono essere distolte. Gli argomenti non mancano: Conte può essere ancora oggetto di accuse, noi “non possiamo non sapere” che il calcioscommesse si regge sulle sue spalle; la Federazione e gli addetti ai lavori possono invece non sapere che un intero mondo sportivo sta andando allo sfascio. Ironia della sorte: tutti conoscono i giochetti del campionato italiano, tanto da renderlo terreno di conquista per bande di truffatori. Ogni fine stagione sono decine i “biscotti” che, tra un’ammiccata e l’altra da parte dei media amici, passano come normale risultato di campo. Ed è logico a chiunque che un simile atteggiamento può in qualche modo favorire anche le scommesse illegali. Logico e visibile a tutti tranne a chi dovrebbe garantire un campionato regolare. Sappiamo oggi, grazie al grande lavoro della giustizia sportiva, che per limitare il fenomeno delle scommesse clandestine è necessario allontanare Antonio Conte, e dare la giusta fiducia a qualche pentito, così da permettergli, tra una confessione in progressione e l’altra, di poter rientrare nella grande famiglia sportiva italiana.Rispetto solo in apparenza, invece, per chi segue alla lettera il codice sportivo. Farina, l’eroe che denunciò il tentativo di combine, ha dovuto prima smettere di giocare e poi emigrare in Inghilterra dove gli è stata concessa l’opportunità di insegnare fair play ai giovani dell’Aston Villa. Un epilogo da benservito in stile italiano; un incentivo a chi in futuro vorrà collaborare…Per non parlare dell’ultima moda targata Figc: accertarsi del rispetto delle regole rendendosi ridicoli agli occhi del mondo, con buona pace di chi riversa ancora speranza in questo sport.Diversi quotidiani sportivi hanno evidenziato la notizia (da nessuno smentita) che, per contrastare eventuali contatti tra il tecnico juventino e la squadra, gli ispettori Federali avrebbero passato alcune ore ad ispezionare lo Juventus Stadium alla ricerca di condotte segrete. Se le attenzioni degli ispettori federali venissero canalizzate verso le cose serie, magari questo sport potrebbe guadagnarne …Se il calcio italiano non attira più le attenzioni dei grandi campioni ed investitori, continua ad essere la gallina dalle uova d’oro per tanti altri. Spazio negato al gioco del calcio per favorire chi usa gli scandali per vivere di luce riflessa. Non mancano gli esempi: Narducci, ex pm di calciopoli a Napoli che usa materiale d’indagine per scrivere un libro; Di Martino ospite principale all’interno di un format sportivo come quello di Stadio Sprint. Pochi giorni prima della condanna a due anni di carcere per bancarotta fraudolenta nel processo sul crac di Victoria 2000 (la finanziaria che incorporava il Bologna prima della cessione del 2005), Gazzoni Frascara aveva trovato spazio all’interno della trasmissione “5 minuti di recupero” condotta da Carlo Paris, per addebitare i suoi fallimenti a calciopoli. A seguire, per meglio preparare il terreno al secondo grado del rito abbreviato del processo calciopoli, arriva la condanna della Corte Dei Conti che quantifica i danni d’immagine per lo scandalo del 2006; 14 persone tra designatori e arbitri dovranno risarcire la Federcalcio per «Violazione senza precedenti dei principi di lealtà sportiva». Poco importa il colossale conflitto d’interesse di Ivan De Musso, presidente della Sezione Giurisdizionale per il Lazio, che ha firmato il provvedimento e che casualmente è uno dei membri della IV sezione giudicante della Corte Federale. E poco importa se chiedono danni anche a chi è stato assolto risultando estraneo alle accuse. Spettacolare…Normale anche che Capozucca, ds del Genoa, dichiari apertamente che un giocatore, Destro, è stato “obbligato” ad andare alla Roma, perché Preziosi non avrebbe “mai fatto uno sgarbo alla società giallorossa”. E pensare che solo qualche anno fa è stato imbastito un processo, quello alla Gea, su presunte pressioni subite dai calciatori.E’ giusto riconfermare i finanziamenti allo sport, meno giusto farli amministrare a chi ci ha portato a viverlo in questo modo. Adesso torniamo a parlare degli spifferi provenienti dalla Procura di Bari, c’è un nuovo pentito che afferma che anche Conte sapeva delle combine… O forse no…http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2593Pubblicato sul numero 40 di Professione calcio: :