juveland

Juventus: destabilizzazione da patacche mediatiche..


Accertato che è più facile battere la Juventus a suon di patacche mediatiche che sul campo, le stanno provando tutte per destabilizzare l’ambiente Juventino. Propongo un breve zoom sulle notizie degli ultimi giorni, tra il calcioscommesse a tinte bianconere non ancora archiviato e paventate riforme della giustizia sportiva non così importanti per qualcuno. Il tutto alla vigilia della prima gara di campionato, quella con il Bologna, senza conferenza stampa di Angelo Alessio e dopo l’aggressione mediatica seguita alla partita di Catania.Come potete leggere, l’attenzione rimane massima verso la Juventus e l’insinuazione del dubbio è il motore che anima l’informazione di parte di alcune testate nel presentare tutto quello che ruota intorno all’universo juventino. Attenzione pressoché inesistente, invece, per tutto quello che abbraccia ciò che non è bianconero, con l’adozione di un garantismo sorprendente, anche laddove si dovrebbero approfondire accuse e condanne.Il solito Abbate per il Corriere Dello Sport, si dedica anima e corpo sulla causa “Conte sapeva”. Per dovere di cronaca il giornalista raccoglie la smentita di Kutuzov (23/10/2012) ma la interpreta a suo modo, ponendosi una domanda retorica: “ma se i verbali sono secretati, come fa Kutuzov a conoscere il contenuto degli altri? Perché sa cosa avvenne in quella trasferta a Salerno: «Un giocatore che ha vinto il campionato, una squadra che ha vinto il campionato, che impressione potrà avere andando a giocare quelle due partite che rimangono...va per divertirsi».Figuriamoci - secondo la ricostruzione degli inquirenti - con 160 mila euro intascati dai giocatori della Salernitana. Soldi accettati dal Bari (tranne da Gazzi e Barreto a cui venne regalato un computer per «legarli») in palestra e poi spartiti nel post-gara.”Abbate ha tenuto a precisare che il Corriere dello Sport è sempre più un giornale antijuve. Ma noi già lo avevamo intuito…Altro giorno altra infamia. Questa volta oggetto di attenzioni è Quagliarella. Scrive il solito Abbate per il Corriere dello Sport: “Spifferi scottanti, eppure si salva l’attaccante della Juve. Palazzi utilizza addirittura 12 righe per giustificare il non deferimento di Quagliarella: «Non può non evidenziarsi, già dal contenuto delle dichiarazioni dell’Ufficiale di P.G, che il contatto di Gianello con la punta per l’alterazione del risultato non è altrettanto chiaro e perentorio come per gli altri due calciatori, tanto da riferirsi a un momento successivo alla gara e non precedente (laver dileggiato il compagno per non avere vinto il premio correlato alla segnatura). Gianello ha poi negato in Procura Federale di aver rivolto la proposta d’illecito al Quagliarella. Da ultimo vi è un riscontro che sembra escluderlo, in quanto Gianello non era convocato per la gara e non avrebbe potuto dileggiare il compagno dopo l’incontro» . Faceva caldo, Quagliarella scansa il cratere.”Nonostante gli spifferi scottanti, Quagliarella Juventino non è stato deferito (si è salvato!) a differenza di Cannavaro e Grava. Vi piace l’ennesimo messaggio subliminare lanciato dal solito quotidiano?Ma il capolavoro è anche quello della Gazzetta dello Sport del 25/10/2012 che riprende l’argomento legato al processo De Santis-Inter. Notate la finezza: “Massimo De Santis avrebbe chiamato a testimoniare Massimo Moratti: ieri, al Tribunale Civile di Milano, si sono trovate le parti per la prima udienza circa il «dossier ladroni». L’ex arbitro chiederebbe i danni al presidente dell’Inter per i dossier illegali sul suo conto. Gli avvocati di De Santis avrebbero chiesto di sentire in aula Moratti, Marco Tronchetti Provera, la segretaria delle Telecom Caterina Plateo poi Cipriani e Tavaroli; i legali dell’Inter non ritengono invece il club responsabile dei dossier e quindi l’eventuale risarcimento andrebbe chiesto direttamente a Telecom. Non esisterebbero infatti fatture intestate all’Inter.”Un capolavoro. L’unica affermazione su cui non usano il condizionale, giusto per far capire da quale piatto pende la bilancia, è laddove specificano che i legali dell’Inter non ritengono il club responsabile. Imbarazzante. Come si dice: anima e corpo a difesa di una fede!Non nascondono che quello della giustizia sportiva è l’ultimo dei problemi. Il 27 ottobre, Palombo, a compendio di un suo editoriale in cui commenta la presa di posizione di Andrea Agnelli all’assemblea degli azionisti, scrive: “Nell’agenda non abbiamo inserito la giustizia sportiva. Non perché non ci sia bisogno, anche lì, di correzioni. Ma perché (etica a parte) coi problemi di crescita del calcio italiano, Agnelli ci perdoni, non c’entra niente.” E’ chiaramente la conferma di un modo oramai certificato di condizionamento del sentimento popolare e l’attestazione della scarsa professionalità del giornalismo italiano, con la chiara propensione a seguire più che l’etica, la logica di regressione del ragionamento attraverso la distillazione di informazioni indirizzate, che di fatto impediscono una ricostruzione totale e corretta della realtà. Condotta deontologica e morale inesistente per alcuni professionisti della penna, dove la trasparenza viene accantonata per fare posto alla logica del più becero indottrinamento. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2600