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Pogba, il nuovo simbolo transalpino della Juve


Con una tecnica sopraffina ed una generosità alla Davids, Paul ha già conquistato i tifosi bianconeri© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
Sorpresa contro il Napoli, conferma contro il Bologna. Quello che si è visto oggi non è un  giocatore normale, ma un fenomeno dai piedi delicati messi al servizio di una massa imponente. Paul Pogba attualmente è il migliore affare fatto da Beppe Marotta, unito all’ingaggio di Andrea Pirlo dello scorso anno. A Torino non si era mai visto un centrocampista così giovane, con questa personalità e soprattutto acquistato a costo zero.Quando Ferguson e Wenger cedono un ragazzo in prestito o ad un prezzo stracciato, significa che quest’ultimo non è all’altezza delle loro rispettive squadre (il manager dei Gunners ne è stato un esempio lampante quando mandò senza troppi rimpianti Senderos e Traoré rispettivamente a Milanello e a Vinovo). Ma stavolta il tecnico dei Red Devils ha avuto una reazione diversa, dal momento che fino alla fine ha cercato di trattenere il suo gioiello invano.Quelli che lo paragonano a Vieira sbagliano di grosso, perché, se l’ex mediano del Manchester City è stato uno fra i più grandi centrocampisti dell’ultimo decennio, non era dotato della tecnica di Paul. Il classe ‘93 ha sia il destro che il sinistro, oltre ad ostentare una predisposizione al gioco offensivo fuori dal comune ed una sfrontatezza tipica di chi è sicuro dei suoi mezzi. Fra le sue doti vi sono un lancio tipico del grande regista arretrato, testimoniato da quello a favore di Emanuele Giaccherini al ‘50 (con quest’ultimo che ha poi fornito l’assist per la rete di Fabio Quagliarella) ed una capacità d’inserirsi molto importante, che lo avvicina ad elementi come Arturo Vidal e Claudio Marchisio.Non si sa dove può arrivare questo calciatore, ma di sicuro rappresenta il futuro della Vecchia Signora, nel rispetto di quella tradizione che vede i transalpini come gli stranieri che riescono meglio ad inserirsi nel contesto di gioco e soprattutto nello stile di Madama, da Platini a Zidane, passando per Vieira e Deschamps. Le aspettative ed i segnali perché diventi una stella del calcio europeo ci sono tutte, ora tocca a lui migliorare per sé stesso e per i suoi compagni, di sicuro una cosa è certa: i tifosi sono già pazzi di lui.