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Moggi su Libero: "La Juve ha saputo perdere con stile, l'Inter non ha saputo vincere.


 A Stramaccioni dovrebbero far capire che non ha vinto ancora nulla. Moratti spieghi perchè..."© foto di TuttoMercatoWeb
Luciano Moggi dedica buona parte del suo editoriale del martedì per il quotidano "Libero" al derby d'Italia, senza lesinare critiche a Stramaccioni e Moratti: "'Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere', sono le note di una vecchia canzone che non si addicono ai confronti tra juventini e interisti, la riprova si è avuta sabato sera dopo il fischio finale del poco bravo Tagliavento - scrive l'ex dg bianconero -. La Juve ha saputo perdere con stile, riconoscendo addirittura all’Inter di aver vinto con merito, (per Buffon era quasi da plaudire), l’Inter invece non ha saputo “vincere”, forse non era più abituata a tanto. Attenuanti per nessun interista, Stramaccioni era ancora sul terreno dello Juventus Stadium che già sussurrava a tutti che gli scudetti non erano trenta, chissà cosa avrà pensato in quel momento il suo attuale DG Fassone che, nel 2006, da dipendente della Juve diceva dell’Inter di tutto e di più, al ragazzo si dovrebbe far capire che non ha vinto ancora niente e che prima in classifica è ancora la Juve, anziché fargli imparare a memoria le solite “recite dell’Interista”. Men che meno attenuanti per Moratti, irritante, a tratti addirittura un attizza popolo, il pensiero a quell’inizio che combacerebbe «con la storia delle due società», non è niente altro che lo “specchio” dei suoi contorcimenti interni. Rancoroso il suo giudizio sull’arbitraggio, «il fuorigioco sul gol di Vidal, facciamo finta che si potesse non vedere, ma il mancato intervento sul rosso a Lichtsteiner è voluto». Moratti dovrebbe allora spiegare come a suo tempo giudicò il rigore non concesso al Chievo, e il mancato annullamento del gol di Pereira in fuorigioco (arbitro Peruzzo), e nel derby di San Siro il rigore non dato al Milan per fallo su Robinho (arbitro Valeri). Ancora in Catania-Inter sull’1-0 l’arbitro Russo non vide l’atterramento di Gomez, in Bologna-Inter Cambiasso in fuorigioco sul terzo gol, in Inter-Samp offside di Nagatomo sul terzo gol, quello decisivo (arbitro Doveri). La nostra idea è che l’Inter potrebbe essere più simpatica se avesse un presidente meno permaloso. Il clima avvelenato tra i due club si è accentuato con l’at - tuale patron, l’ambizione a ripercorrere le glorie del padre si è sposata però con troppi errori di gestione, le operazioni di mercato senza senso e le iniziative sopra le righe da lui adottate per disarmare gli avversari, come le spiate e i dossier da lui ordinati, verità giudiziali di Tavaroli e Cipriani. Per sua fortuna una prescrizione su misura lo ha salvato da un processo per illecito sportivo, trovando modo intanto di mettere in bacheca uno scudetto immeritato, regalato da un ex componente del suo cda, non revocato da una Federazione più pavida che incompetente, come essa stessa si è dichiarata". Moggi si sofferma quindi sulla flessione dei bianconeri: "Juve delusa per la prima sconfitta dopo 49 gare da imbattuta. Erano venuti chiari segnali di involuzione dalle ultime gare, la Juve non appariva più la squadra dell’inizio di stagione. In sostanza un calo atletico e sullo sfondo l’identità offensiva non ancora definita. D’altronde il nostro avvertimento partì ancor prima dell’inizio di campionato, per il titolo ci sarebbe stata anche l’Inter".