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La Juve "sbatte" contro Marchetti: con la Lazio è 0-0


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Quando Marchetti e la sfortuna ci mettono lo zampino in maniera così evidente, anche i campioni d'Italia devono arrendersi: la Juventus non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro la Lazio nell'anticipo della 13 esima giornata del campionato di Serie A, nonostante una prestazione nel complesso buona, offerta al cospetto di un avversario estremamente guardingo, che non ha mai tirato in porta in maniera pericolosa, e che si è limitato più che altro a difendersi, cogliendo un pareggio certamente gradito. La squadra di Conte, dal canto suo, può essere soddisfatta per aver dominato in maniera netta una squadra di qualità come la Lazio, ma deve recriminare per i soliti errori sotto porta dei suoi attaccanti, soprattutto Giovinco, anche se il piccolo "puntero" bianconero, insieme con Asamoah e l'insuperabile Marchetti, è sicuramente tra i migliori della partita. La Juventus affronta i biancocelesti con l'ormai "classico" 3-5-2, con Isla e Pogba a centrocampo in luogo dello "scontento" Lichtsteiner e dello squalificato Pirlo, e Quagliarella e Giovinco confermata coppia d'attacco, complice l'influenza che frenato il ritorno in squadra di Mirko Vucinic. Nella Lazio, che si schiera con un prudente ma solido 4-5-1, Radu e Brocchi sostiuiscono gli squalificati Lulic e Mauri, mentre Klose agisce da unica punta. Il match, tatticamente ben giocato da entrambe le squadre, è equilibrato, e la prima occasione da gol, a firma bianconera, arriva al 16: Asamoah scappa a Konko e va al tiro da posizione defilata, trovando la deviazione in angolo di Marchetti. Passano solo 3 minuti e la Juve ha l'occasione migliore del primo tempo per sbloccare la partita: Giovinco riesce a trovare un bel destro dall'interno dell'area di rigore, ma Marchetti è bravissimo a distendersi e respingere la conclusione della "Formica Atomica". La Lazio, poco presente in zona gol, comincia ad essere schiacciata dai bianconeri, che, con un Giovinco ispiratissimo, si rendono ancora pericolosi al 32': con uno stop fantastico l'attaccante ex Parma elude la marcatura di Ciani, subentrato a Dias, e di Radu, entrando in area biancoceleste e calciando fuori di pochissimo. E' questa l'ultima grossa occasione da gol del primo tempo, che termina dunque sullo 0-0, nonostante la Juventus sia stata nettamente più pericolosa della squadra di Petkovic, praticamente mai pervenuta in avanti. Nella ripresa la Lazio sembra più decisa ad attaccare, complice anche l'ingresso in campo di Ederson al posto di Brocchi, ma è la squadra di Conte, come nel primo tempo, ad avere la prima grossa occasione del secondo tempo: al 62' Vidal prova il tiro da fuori, sul quale c'è una deviazione di Quagliarella, che rende la conclusione del cileno quasi imprendibile, anche se Marchetti riesce nell'impresa, compiendo la classica parata salva risultato. Nonostante le tante occasioni avute, la Juve non riesce a sbloccare la partita, e mette mano alla panchina: Alessio manda in campo Matri e Pepe, che prendono il posto di Quagliarella e Isla, con il chiaro intento di dare maggiore spessore al reparto avanzato bianconero. E la Juve, effettivamente, va a più riprese vicina all'1-0, anche nel finale: al 75' Bonucci coglie una clamorosa traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, mentre al 79' è ancora Marchetti a dire di no a un bel tiro da fuori di Marchisio. La voglia di vincere degli uomini di Conte, comunque, resta intatta, e viene testimoniata dall'ingresso in campo di Nicklas Bendtner, che entra al posto di un Pogba non proprio impeccabile: nonostante la presenza in campo del danese, di Giovinco, di Matri e di Pepe, altro giocatore dalle spiccate attitudini offensive, la Lazio riesce a difendersi, e a resistere al forcing bianconero, che a tratti assume i crismi di un vero e proprio assedio. Neanche i 5 minuti di recupero concessi dall'arbitro bastano alla Juve per cambiare l'esito del match, che termina sullo 0-0, risultato che piace senza dubbiodi più alla Lazio, che ottiene un buon punto esterno in casa dei campioni d'Italia, autori di una buona prova, ma francamente molto, forse troppo, imprecisi sotto porta. Con il pareggio di oggi, comunque, la squadra di Conte sale a quota 32 in classifica, precedendo Inter e Napoli rispettivamente di 5 e 6 punti, anche se i partenopei potrebbero rispondere ai bianconeri già stasera, battendo li "sgangherato" Milan di Allegri al "San Paolo". La Juve, certa di rimanere in testa anche per questa settimana, penserà adesso al match di martedi: allo "Stadium" arriva il Chelsea di Di Matteo, pronto a giocarsi in una sorta di spareggio l'accesso agli ottavi finale di Champions League. Se l'imprecisione mostrata sotto porta da Giovinco e compagni stasera si dovesse tramutare in cinismo assoluto contro gli inglesi, molti tifosi bianconeri prenderanno con il sorriso sulle labbra lo 0-0 contro i capitolini.