juveland

Juve:errore arbitrale usato per un segnale


glmdj
di M. GicominiJuventini ladri. La Juventus viene aiutata per un tacito accordo con la Federcalcio: ti ridiamo gli scudetti tolti a tavolino, o meglio dire sotto il tavolino, e tu ci togli la richiesta di risarcimento. Il tavolo della pace è stato un successo perché Juventus e Inter si sono riparlate. Quante volte abbiamo sentito dire queste cose? Non entro mai nel merito di una fede calcistica, ma oramai da mesi la collaborazione tra la testata da me diretta e l’Associazione Giulemanidallajuve, va avanti con interesse per i miei lettori che apprezzano il modo di scrivere e di confrontarsi con i problemi della politica sportiva di Glmdj. Per questo mi sono preso la briga di scrivere un pezzo sulle varie considerazioni che si possono fare e che dovrebbero fare tutti gli amanti del mondo del calcio italiano. Le prime tre righe di questo articolo sono, volutamente, qualunquiste ma non per questo inesatte, poi capirete perché, e non per questo lontane l’una dall’altra, anzi ognuna è collegata a stretto filo l’una con l’altra. Mi spiego meglio. Dopo l’arbitraggio di Catania, l’assioma, il dogma, o come lo volete chiamare è stato: Juventus aiutata, juventini-ladri. E questo, permettetemi, ci sta, nel mondo dei tifosi e delle chiacchiere da bar ogni cosa è permessa, ma non nel mondo della politica sportiva un errore arbitrale non dovrebbe essere usato per mandare un segnale, chiaro e inequivocabile. Ma tant’è questo è successo. Subìto dopo i fatti del Massimino il presidente del CONI Gianni Petrucci ha rilasciato delle dichiarazioni, che riportiamo fedelmente: “il calcio – ha detto il presidente uscente del CONI - ha al suo interno i propri mali. Ritirino tutte le denunce che hanno fatto, si comportino in maniera adeguata e non usino termini completamente fuori luogo per una partita di calcio. Ognuno vuole dare lezione all'altro e invece serve una bella lezione di umiltà: tornino tutti con i piedi per terra e misurino le parole. Nessuno deve sentirsi il primo della classe”. In pratica, Petrucci, invece di smorzare i toni ha puntato il dito contro la Juventus con quel suo “ritirino tutti le denunce che hanno fatto”. Cosa centrava tutto questo? Chi deve ritirare le denunce? Solo la Juventus dopo Calciopoli ha denunciato la Federcalcio, chiedendo un risarcimento ultramilionario. Alcuni, nel tempo, hanno obiettato che anche la FIGC avrebbe potuto contro denunciare la società di Corso Galileo Ferraris, giusto ho sempre risposto, se da via Allegri avessero avuto la coscienza pulita avrebbero potuto farlo, ma dal Palazzo sanno benissimo che la giustizia ordinaria non è come quella sportiva, per questo tacciono e provano, sotto il tavolino, a far togliere le denunce alla società bianconera. Chiudiamo il cerchio con un paradosso: La Juventus viene aiutata dagli arbitri e così facendo la quasi totalità dei giornali attaccano i bianconeri, i tifosi delle squadre avversarie si scagliano contro quelli juventini (“E sempre la stessa storia” la frase più gettonata), intanto Abete tace, se non qualche parola buttata lì in un incomprensibile politichese (“Sono aumentati i cosiddetti concigliaboli, oltre a quelli tra arbitro e guardalinee anche quelli tra assistenti e arbitri di porta come successo a Catania. Non è aumentata la confusione, tutti noi come gli stessi arbitri si deve abituare a un sistema diverso da quello visto in passato"), Petrucci attacca la Juventus e, di conseguenza, il di lei presidente Andrea Agnelli. Perciò, paradossalmente, si potrebbe pensare che gli aiuti alla Juventus vengano dati per continuare a mettere in cattiva luce la società torinese. Un paradosso? Forse ma a pensar male…Anche perché non c’è da dimenticare che a brevissimo la Lega di A dovrà, per prima cosa, scegliere il suo presidente che sarà espressione della volontà delle società della massima serie anche e soprattutto in fase di elezione federale. Cosa significa? Significa che la Lega di A dovrà dire chi è il suo candidato per la poltrona di via Allegri e qual’ora, come si sussurra da più parti, Giancarlo Abete, dovesse ricandidarsi, cosa farà Andrea Agnelli? Può il presidente della Juventus appoggiare la candidatura del “non legato alle logiche della poltrona”? Crediamo di no, così come non può farlo quello del Napoli De Laurentiis. Allora se la Juventus vuol far sul serio quella rivoluzione di cui Agnelli ha parlato poche settimane fa non gli resta che dire apertamente che Giancarlo Abete non dovrà più essere il presidente federale.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2639Ringraziamo per la collaborazione: :