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Mondonico:«è impossibile accorgersi di qualcosa»


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“No, no, cosa dire? C’è ancora un processo in corso. Dico solo che per un allenatore è impossibile accorgersi di qualcosa. Impossibile. E comunque io non credo che siano state vendute delle partite, non fa parte del mio modo di concepire il calcio. Gli errori ci stanno, altrimenti ogni gara finirebbe 0-0. Non posso pensare che uno sbagli apposta, se così fosse non avrebbe più senso fare questo questiere”. Tratto da: Emiliano Mondonico una sedia al cielo. Le collane del Corriere Della Sera Sappiamo bene che il mondo del calcio è diventato un circolo privato dove con l’ipocrisia tutto può essere indotto a suon di slogan; tutto tranne la verita. Questa affermazione rende ancor meglio l’idea dei “due pesi e due misure” che da anni denunciamo.Mondonico era allenatore dell’Albinoleffe e sedeva sulla panchina il giorno della famosa sfida con il Siena di Antonio Conte del 29 maggio 2011. Partita entrata a pieno titolo nei faldoni del calcioscommesse.E’ Carobbio a sostenere che la gara di Bergamo sarebbe stata alterata in un incontro tra alcune persone, tra cui Mirco Poloni, vice dell'allenatore dell'Albinoleffe, Emiliano Mondonico. Quel Poloni che avrebbe lo stesso ruolo di Stellini.Mondonico non è stato nemmeno sfiorato dall’inchiesta, mai tirato in ballo nemmeno dei media, nonostante il suo vice sia stato condannato a 1 anno e 6 mesi.Mondo dice che è impossibile capire qualcosa. Conte afferma di non sapere niente . L’allenatore juventino è stato condannato perché non poteva non sapere, Mondonico nemmeno sentito dalla procura federale.Ditemi voi se questa può essere considerata giustizia e ditemi voi perché nessuno prende provvedimenti per fermare questo uso malsano del potere per condizionare il campionato.Un'ultima considerazione. Mondonico ha parlato poco del calcioscommesse, questa dichiarazione l'ho trovata in un volumetto acquistato in autogrill, eppure da uomo di sport e da chi quella partita l'ha vissuta come Conte, qualcosa avrebbe potuto dire. La delusione non è solo verso la giustizia sportiva, oramai specchio del fallimento di questo governo dello sport, ma anche verso chi, cullato dall'ipocrisia, preferisce schierarsi in silenzio dalla parte dell'ingiustizia. Un uomo che ama definirsi "sportivo" per eccellenza ma che probabilmente preferisce appoggiare il becero tifo di parte ...http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2661