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Miccoli: giallo preventivo?


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Miccoli sconterà la squalifica di una giornata a seguito del giallo rimediato dalla panchina del Barbera in occasione del derby con il Catania. Diretta conseguenza è che salterà la partita con l’Inter, prossima avversaria dei rosanero in campionato, mentre sarà in campo regolarmente per la Juventus. Queste le sue parole: "Forse è meglio perchè mi riposerò per rientrare fra 15 giorni contro la Juventus…. Meglio non giocare con l'Inter e giocare con la Juve…”.Sospetto: il giocatore già diffidato ha appositamente cercato l’ammonizione per saltare la partita con l’Inter e preservarsi dal rischio di saltare quella con la Juve? E perchè mai una partita dovrebbe essere meno importante dell'altra?E’ vero, sono cattivi pensieri ed è solo un’ipotesi, ma il sospetto c’è, soprattutto se una sorta di conferma arriva dalle parole del protagonista che fanno seguito a quelle di Lo Monaco (dirigente del Palermo): "Sono preoccupato per le continue squalifiche che non ci consentiranno di schierare contro l'Inter la migliore formazione”. Strano questo arrendevolismo e perché Lo Monaco non ha condannato la scemenza commessa da Miccoli che ha ricevuto un cartellino giallo dalla panchina mettendo in difficoltà tutta la squadra? Pensate se fosse successo prima della partita con Juventus: un’ammonizione, dagli esperti ritenuta quasi una beffa, che mette fuori squadra il capitano del Palermo. Come minimo il sospetto sarebbe quello legato ad un'ammonizione preventiva…Una sfida attesa quella con la Juventus da tutto l'ambiente rosanero. "Il Palermo chiama a raccolta tutti i suoi tifosi anche per la sfida contro la Juventus" recita un comunicato apparso sul sito ufficiale della società siciliana con sconti e promozioni e il conseguente aumento dei costi dei biglietti per il settore ospiti riservato ai bianconeri. Un aumento particolare che non è stato applicato in occasione della partita con il Milan dello scorso 30 ottobre 2012.Un episodio questo che ne ricorda un altro che ha visto come protagonista Mourihno, accusato a suo tempo di presunte combine per l’espulsione dei propri calciatori a risultato acquisito. Era la Champions League, Real Madrid-Ajax, punteggio fermo sul 4-0. Le telecamere riprendono dapprima lo “Special One” parlottare con il dirigente spagnolo Chendo, e poi chiamare a sé il portiere in panchina Dudek. Quest’ultimo avrebbe confidato a Casillas le direttive dell’allenatore. Dopo un’ulteriore comunicazione tra l’estremo difensore della nazionale iberica e Sergio Ramos, il terzino destro madridista e Xabi Alonso sono stati ammoniti per la seconda volta, e quindi espulsi, per aver perso tempo durante la battuta di un calcio di punizione (Alonso) e di una rimessa dal fondo campo (Ramos). Il tutto per far sì che i due giocatori fossero squalificati per la prossima partita di Champions League (ultima del girone contro l’Auxerre e ininfluente ai fini della classifica finale), essendo quindi disponibili per l’andata degli ottavi di finale della massima competizione continentale per club. Mou fu squalificato dalla Commissione disciplinare della Uefa in applicazione della norma: “E’ sottoposto a sanzione chi nel corso delle competizioni sportive si rende colpevole di episodi antisportivi” e “Chiunque, con il suo operato rechi al calcio una cattiva reputazione”. Seguirono squalifiche e ammende pecuniarie anche per i giocatori e la società per “responsabilità oggettiva” .Ovviamente è una situazione diversa e lascio a voi il giudizio sull’intenzionalità nella ricerca del cartellino. Sono circostanze queste che mostrano ancor più come in Italia l’etica è solo quella che “conviene”, e che ci stiamo abituando ad un comportamento scorretto in generale. Non solo i tifosi non sono educati a una corretta cultura dello sport, ma anche i campioni mostrano di non possedere un’educazione sportiva che proprio queste dichiarazioni pubbliche, fatte passare come normali, lasciano intendere. Non c’è da porsi nemmeno il problema se qualcuno intervenga per correggerne il tiro o ne sconsigli la mercificazione mediatica. Appiattita com’è la politica sportiva italiana, a nessuno verrà mai in mente di condannare le parole di Miccoli, né tantomeno redarguirlo. L’unica cosa che il mondo sportivo italiano sembra saper instillare bene è l’odio verso la Juve, il nemico da sconfiggere e magari Miccoli ….http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2664