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La Juve espugna il "Barbera" con il minimo sforzo nello "C-day": rosanero battuti 1-0, Lichsteiner decisivo


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La Juventus celebra al meglio il ritorno in panchina di Antonio Conte, vincendo il match del "Renzo Barbera" contro il Palermo, valido per la 16 esima giornata del campionato di Serie A: una partita certamente poco spettacolare quella giocata dai bianconeri, complici la stanchezza per il match di coppa del mercoledi e un terreno di gioco ridotto davvero male, ma vinta grazie alla solita determinazione e, soprattutto, grazie al talento di Mirko Vucinic, giocatore "anarchico" per antonomasia, capace di giocate sopraffine, come lo stupendo colpo di tacco che ha smarcato Lichtsteiner, match winner di oggi pomeriggio. Oltre al montenegrino, da elogiare senza dubbio la prova della difesa, capitanata da un Barzagli monumentale, mentre, dispiace dirlo, ancora da bocciare la prestazione di Matri: l'ex attaccante del Cagliari ha giocato pochi palloni, è stato spesso anticipato dai difensori del Palermo, e, quando ha avuto l'occasione buona per andare a segno nel primo tempo, ha fallito in maniera abbastanza grossolana. Se Matri oggi voleva mettere la parola fine sulle voci di mercato che lo riguardano, di certo non c'è riuscito, e resta sicuramente d'attualità il tema mercato, con Marotta che dovrebbe trovare una prima punta da affiancare a Vucinic, Giovinco e Quagliarella. La Juventus che va di scena a Palermo presenta una sola novità rispetto alla formazione "tipo", rappresentata dall'impiego di Matri, voglioso di fare bene, al posto di Giovinco, squalificato, mentre i rosanero dell'ex Gasperini si affidano a un attacco decisamente atipico, retto dalla coppia Ilicic-Miccoli. Il match, giocato in maniera molto determinata dagli isolani, fatica a decollare nella prima frazione di gioco, che vede i bianconeri rendersi pericolosi soltanto nel finale: al 36' Marchisio, che sfrutta benissimo una sponda di Matri, va al tiro, trovando la pronta risposta di Ujkani, risposta che finisce sul piede di Vucinic, che, però, colpisce il palo in maniera clamorosa. L'occasione più ghiotta per passare in vantaggio, però, la Juve la spreca al 44': Vidal mette una gran palla in mezzo per Matri, che, solo davanti a Ujkani, e con tutta la porta a disposizione, centra in pieno il portiere albanese, bravo a cercare di chiudergli lo specchio. Il primo tempo, abbastanza brutto da vedere, finisce dunque a reti inviolate. Nella ripresa la Juve parte fortissimo, mettendo subito in grosse difficoltà il Palermo: al 46' trova il secondo palo di giornata, ancora con Vucinic, che, al 50, inventa una piccola magia, per Lichtsteiner, il quale, liberato da un fenomenale colpo di tacco del montenegrino, fa secco Ujkani per l'1-0 bianconero. La fiammata della Juventus ha il merito di spegnere gli ardori del Palermo, che sembra più rinunciatario rispetto al primo tempo, con i bianconeri che, pur senza strafare, amministrano il vantaggio, e anche le energie di alcuni uomini importanti, dal momento che Vidal e Lichtsteiner escono per far posto a Pogba e Padoin. L'ingresso in campo di Bendtner al 71' al posto di Matri, e l'espulsione per doppia ammonizione di Morganella, fanno da preludio a una fase finale del match dove accade poco o nulla, nonostante il risultato tra le due squadre resti ancora in bilico: all'89' Vucinic, lanciato in contropiede, si fa stoppare da Ujkani, che mantiene il risultato sull'1-0, che poi resterà il finale del match del Barbera. 3 punti fondamentali, dunque, per la "Signora", che balza a quota 38 in classifica, e mette pressione a Inter e Napoli, che stasera, nello scontro diretto di "San Siro" dovranno provare a superarsi per rimanere in scia della squadra di Antonio Conte. Con Conte abbiamo cominciato, con Conte concludiamo: il rientro in panchina del mister, per questa squadra, sarà di fondamentale importanza, perchè, a prescindere da ciò che si può dire, avere la spinta emotiva di un tecnico come il salentino a bordo campo, è un'iniezione di fiducia e adrenalina importante, che, certamente, aiuterà i bianconeri a dare sempre il massimo, sia in campionato, cosa più facile visto il valore assoluto della squadra, che in Champions, dove, al cospetto di squadre qualitativamente molto dotate, conteranno anche, se non soprattutto, le energie nervose, energie che Antonio Conte, ne siamo sicuri, fornirà ai suoi in abbondanza.