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Attacca la Juve e vinci sempre


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E chiaro: chiunque può scagliarsi contro la Juventus, i suoi giocatori, il suo allenatore, tranquillamente per giustificare le proprie lacune o per avere cinque minuti di notorietà. Nessuno avrà nulla da ridire: approfittatene!A Napoli, l’avvocato di Cannavaro, in ogni intervista tira in ballo Quagliarella, proiettando ombre sulla sua esclusione dai deferimenti del calcioscomesse che hanno portato alla squalifica del suo assistito e di Grava (6 mesi). La linea difensiva di tutta l’Italia calcistica, sposata anche dall’avvocato in questione, sembra essere quella di coprirsi all’ombra della Vecchia Signora, certi di distrarre le attenzioni dal reale stato delle cose. Anche perché, per avere delle risposte chiare e fugare ogni dubbio, basterebbe leggere gli atti. Lezioni di bon ton italiano da parte di Leonardi. Alla notizia dello spostamento della partita della Juventus con il Cagliari al Tardini di Parma, coglie l’occasione per la classica uscita acchiappa titoloni: "Ospitare la Juve? Noi semmai ospitiamo il Cagliari, dato che gioca in casa"; "il Parma non ha potuto fare niente, dal momento che lo stadio non è di nostra proprietà e nel minuto in cui è abilitato alla disputa degli incontri di serie A è nella piena disponibilità della Lega, la quale, in accordo con il Comune di Parma, ha deciso in piena autonomia, senza ascoltare il nostro parere”; Un’ "imposizione dittatoriale"; “Questa partita, per noi, è una rottura di scatole”. Questo è un dirigente del massima serie, notate lo stile. Una cosa giusta l’ha detta comunque: lo stadio non è di proprietà del Parma, quindi cosa va cercando?Poi è il turno di Cellino che, mostrando la mirabolante gestione relativa alla costruzione del nuovo stadio, costato al presidente sardo anche diverse denunce e la perdita di una partita a tavolino, vuole fare la morale alla Juventus, perché non ha accettato, a 24-48 ore dalla sfida, di disputare la partita a Cagliari. Cellino forse non sà cosa significa “calcio professionistico” e non è interessato al danno di immagine che sta creando all’intero movimento con la gestione in deroga del suo stadio. Perché non spiega invece come mai quella struttura ancora non sia agibile e ciò nonostante pretenda di ospitare le partite mettendo a rischio l’incolumità degli spettatori? La colpa di questa situazione è principalmente della Lega, che aveva il compito di vigilare ed assicurare il regolare svolgimento del campionato imponendo il rispetto di quanto stabilito all’atto dell’iscrizione senza concedere deroghe ad uno struttura non agibile. Anche perché, tra le altre cose, permette a Cellino di alzare la voce in questa situazione, quando il Cagliari alla fine del girone d’andata del campionato 2012/2013, non ha ancora uno stadio agibile da offrire al suo pubblico, ai suoi giocatori e alle squadre avversarie. E’ così che si tutela il buon nome del nostro calcio?E’ permettendo a tutti di insultare la nostra maglia che si difende uno stile? http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=2713