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Moggi su Liibero: "La Juve con la grana Samp guarda dall'alto, mentre a Stramaccioni basta..."


© foto di Giuseppe Celeste/Image
Nell'edizione odierna di Libero, Luciano Moggi parla di tutte le squadre impegnate oggi: "Ognuno si aiuta come può. A Stramaccioni basta l’immaginazione. «Adesso viene il bello». Se sarà bello è però tutto da vedere. L’ ultima parte dell’anno ha dato poco all’ Inter. La vittoria di Torino aveva alimentato grandi speranze, la grande rivale a terra, quasi inebetita sul suo campo, i cuori nerazzurri in solluchero, l’ idea in testa di una grande sinfonia, la realtà sopravvenuta è da canto del cigno. Ci ha messo poco la Juve per riprendersi il vantaggio e risalirlo, la forbice tornata a largo favore dei bianconeri, numeri da guinness, anno solare straordinario per punti e risultati. Scarsi i numeri dell’Inter, la Saras non dà più, Lampard il sogno, Rocchi il presente, e con tutto il rispetto non è la stessa cosa, Sneijder resta fuori, nessun indagatore va a spulciare quello che appare evidente, un caso di “violenza privata” lampante a raffrontarlo con la vicenda Blasi, che mi coinvolse, lì non c’era niente, qui c’è molto, anche la voglia di silenziarlo. Moratti è così, le situazioni che lo attengono non sembrano interessare, né alla giustizia sportiva, né a quella ordinaria. Sono in dubbio se catalogarle come fatti privati o immaginarle setacciate quando su di esse sarà calata la prescrizione: è la “scorta” che accompagna il patron interista. Nell’ immaginazione di Stramaccioni c’è posto per la parte piagnona, non gli è andata giù la squalifica di Ranocchia, ma non va oltre, come ha invece fatto Zanetti che ha lisciato il pelo al padrone accostando il fatto a trattamenti diversi dicui avrebbe beneficiato la Juve. Ridico una mia convinzione, nel momento stesso in cui indossano la maglia, scatta per qualsiasi nerazzurro la visione morattiana, i favori sono sempre per gli altri, mai per se stessi, sebbene assai più consistenti. Fossi nei “prescritti” (se qualcuno si offende, guardi ai fatti ) baderei a non allontanarmi troppo dal secondo posto. Il rischio c’è, rapportando la trasferta dell’Inter (Cassano al fianco di Milito) a Udine alla gara apparentemente comoda della Fiorentina con il Pescara. Occhio ai viola (Toni con Jovetic) e al crescente entusiasmo intorno alla squadra. Contagiata anche la proprietà, l’operazione Rossi condotta per tempo e con dei rischi. Una prova di coraggio, i Della Valle fanno sul serio. La Juve guarda dall’ alto a questa lotta tra i secondi (e i terzi e i quarti). C’è la pratica con la Samp, da cui non sono attese grane, ma meglio stare sul chi va là. È di norma il rischio del dopo feste, ma Conte non ci cadeva mai da giocatore e ancor meno ci cadrà da tecnico. Asamoah in Coppa d’Africa, Lichsteiner squalificato, Vucinic meglio, maresta in piedi l’ipotesi Matri con Giovinco. Delio Rossi rispolvera Palombo in difesa. Sorta di spareggio tra Napoli e Roma, una volta grande derby del sud, di pregnante valore quest’anno, giallorossi con l’idea di scavalcare gli azzurri, Cavani & C. determinati al contrario. Lotta tra due buoni attacchi e difese non ermetiche, specie la Roma. Qualche bello spirito ha rispolverato l’idea folle zemaniana che a suo tempo, 2000, l’avrei fatto andare io al Napoli «per distruggerlo». Lo volle in realtà l’allora ds Fusco: fatto 1 punto in 6 gare fu esonerato. La cosa non mi riguardò, e non poteva riguardarmi, assolutamente".