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Ansaldo (La Stampa): "La crepa nelle certezze"


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Marco Ansaldo su La Stampa analizza la situazione bianconera, vedendo alcune crepe: "Adesso i cani fiutano l’odore della volpe. Proprio non ce lo vediamo Claudio Lotito a cavallo e in divisa da caccia mentre cavalca nella brughiera come un milordino inglese: il suo «aplomb» è da Grande Raccordo Anulare ma la realtà dice che la Lazio del presidente dal «latinorum» eloquente è ormai in vista della Juve. Tre punti sono il vantaggio minimo che i bianconeri hanno avuto dal primo weekend di dicembre quando vinsero il derby e tennero il Napoli a 2 punti: dopo, partì la fuga che a Natale sembrava aver chiuso il campionato. Dal 21 dicembre al 13 gennaio la Juve si è fatta vedere a Parma due volte. La prima creò l’illusione perchè il successo in campo neutro sul Cagliari alimentò le proporzioni del distacco fino a 8 punti, la seconda l’ha spezzata visto che i bianconeri dopo il pareggio di ieri sentono l’abbaiare della muta: insieme alla Lazio, c’è il Napoli in ripresa (in settimana ci sarà il giudizio sulla penalizzazione anche se pare non ci siano gli appigli giuridici per restituire i 2 punti) e per il momento ci fermeremmo lì, non credendo al recupero dell’Inter che viaggia a singhiozzo come un’auto a corto di benzina. Il riavvicinamento è un grande merito di chi insegue: vuol dire che non si è fatto scoraggiare dalle apparenze. Sommessamente notiamo che la Lazio viene da due vittorie con episodi discutibili (ieri il tocco di mano di Floccari sul primo gol) e a ragione nessuno la definisce una grave offesa al campionato nè alle città sconfitte: sarebbe un passo avanti se lo stesso metro valesse per tutti, invece di gridare allo scandalo quando ne beneficia la Juve, ma abbiamo capito ormai che fa parte del gioco. Anche se i bianconeri restano i favoriti, l’aver dissipato 5 punti in due partite è un segnale che crepa le certezze prima che ricominci la Champions League. Non è la prima volta che succede perché accadde già con il pari interno contro la Lazio seguito dalla sconfitta con il Milan. Cambiano però lo spessore degli avversari e la dinamica dei risultati. Di solito quando si affronta una squadra più debole il problema è portarsi in vantaggio, il resto viene da sè. Anche in questo caso, come contro la Samp, la Juve non ha saputo invece mantenere l’1-0. Si prevedeva che il Parma fosse l’ostacolo più impegnativo rispetto agli avversari della Lazio e del Napoli però dopo il gol di Pirlo in combutta con Biabiany la Juve doveva chiudere la partita invece ha provato a congelarla e abbassando il ritmo si è esposta al ritorno degli emiliani. E’ come se nella sosta si fosse esaurita la brillantezza. Ritrovarla sarà essenziale per difendere il tesoretto, che come nei conti dello Stato si scopre sempre un po’ più esiguo di quanto ci si aspettava".