juveland

Roma-Juve, la notte dell'ex: Vucinic torna all'Olimpico


E’ costato 15 milioni alla Juve: gli americani non fecero abbastanza per trattenerlo. «Era casa mia»Probabili formazioniClassifica Serie AClassifica marcatori
© LaPresseTORINO - Che sera, questa sera, per Mirko Vucinic . Sbarca all’Olimpico per la prima volta da quando, due estati fa, la Juve lo portò via per 15 milioni a una Roma che, peraltro, forse si impegnò troppo poco per trattenerlo. E visto a posteriori, quel 1° agosto 2011 il club bianconero siglò un reale affarone, a dispetto di chi riteneva che, a quei tempi, a 28 anni la parabola del montenegrino avrebbe scritto presto il capitolo finale. CHE FEELING Altroché, questo Vucinic può “campare” ancora a lungo. E per completare una settimana già marchiata di suo, con le reti che hanno convinto Fiorentina e Celtic ad abbandonare il piano di bloccare la Juve, ecco l’Occasione delle occasioni: dare un colpo ulteriore alle residue certezze di una derelitta Roma, mai bucata prima da juventino all’Olimpico e a proposito della quale Mirko ha sempre detto: «Quella era casa mia». Già, quella Roma all’americana che non lo trattenne provando a fargli cambiare idea, ma prediligendo scelte diverse sul mercato, rivelatesi controproducenti. Ma i tempi sono evidentemente cambiati: Vucinic è diventato talmente parte integrante della Juve targata Antonio Conte che lo stesso allenatore prende sempre tutte le contromisure possibili per evitare eventuali ricadute da precedenti infortuni. L’esempio più recente, la tendinopatia che condizionò il rendimento del campione a gennaio: guarda caso, prima che la Juve tornasse ai livelli debordanti della prima parte della stagione. E nella sfida con Francesco Totti e compagni, oggi Vucinic cercherà anche di aggiornare il tabellino personale: ora sono 10 le reti realizzate nell’arco di 30 presenze tra campionato, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa italiana, che aggiunte a quanto combinato nella stagione 2011-12 portano a 20 i gol bianconeri in 65 presenze. ZERO GERARCHIE Conte, in questo senso, anche ieri è stato molto chiaro. Pur tenendo nella giusta considerazione gli altri componenti del reparto offensivo, da Fabio Quagliarella a (soprattutto) Sebastian Giovinco , la volontà del tecnico è toccare il meno possibile il blocco che ha riportato la Juve in quota dopo la flessione di gennaio. «I ragazzi stanno bene - ha detto ieri l’allenatore -. Parlerò personalmente con tutti e se qualcuno accusasse problemi di stanchezza o altro, ne terrò conto. Altrimenti la mia intenzione è quella di confermare la squadra che ha fatto bene nelle ultime partite». Poi, più nello specifico e all’insegna di un’istituzionalità che, almeno sulla carta, tiene vive le speranze di ognuno: «Ora Vucinic e Matri stanno facendo bene, ma anche la coppia Giovinco-Quagliarella ha funzionato, così come in precedenza avevo schierato Vucinic e Giovinco con ottimi risultati. In avanti non ho mai avuto problemi, valuterò e farò le mie scelte. Di sicuro, non esistono gerarchie prestabilite o prefissate. Perché alla Juve ho la fortuna di poter scegliere». E la volontà di confermare Vucinic è il segno tangibile del feeling che intercorre tra la seconda punta montenegrina e il tecnico salentino. Un’osmosi tanto più “giustificata” dal fatto che Mirko ha una volontà matta di fare centro contro la Roma. Non succede dal 4 dicembre 2005 (Lecce-Roma 2-2), 10 mesi dopo un Lecce-Roma 1-1, pure quello sigillato da una sua magia con la casacca dei giallorossi pugliesi. E nel passaggio dalla Roma alla Juve, Vucinic è migliorato pure nella media-gol, passata da 0.31 a 0.29. Per uno che “disprezza” le reti semplici, il dato è rilevante. DAL CAMPO A parte Vucinic, il resto della formazione anti-Roma pare ormai deciso. Davanti a Buffon è confermato il trio difensivo composto da Barzagli , Bonucci (rientrante in campionato dopo i due turni di squalifica) e Caceres , capace di resistere alle offensive scozzesi. Con Marchisio e Peluso squalificati, entrano in scena Pogba - che giocherà da interno sinistro - e Asamoah , pienamente recuperato dalle fatiche in Coppa d’Africa, che torna titolare in fascia sinistra. Lì davanti non dovrebbero sorgere dubbi sulla conferma del duo Matri-Vucinic, sempre titolari in una settimana da urlo per la Juve. Conte ha convocato 20 giocatori: 11 in campo, 9 in panchina, tutti pronti all’uso. E Giorgio Chiellini ? Sta provando a bruciare le tappe dopo la lesione al polpaccio rimediata meno di due mesi fa: dovrebbe rientrare domenica 24 febbraio contro il Siena. «Il recupero procede bene, mi auguro di averlo in gruppo la prossima settimana», promette Conte. Tempi duri per gli avversari, se lì dietro torna a ruggire pure il Chiello...