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Vidal, pressing su Sanchez. La Juve spinge per il cileno


Il centrocampista in avanscoperta sul mercato: «Alexis è un amico...». Tra telefonate, confronti e consigli, un rapporto che può rivelarsi decisivo: «Fu Sanchez a parlarmi dell’Italia quando scelsi la Juve»Per Sanchez 27 milioniSanchez, blitz JuveMarchisio sul Napoli
© Foto LiveraniTORINO - «Ola Alexis, soy Arturo...». E avanti a parlare del più e del meno da buoni amici e compagni di Nazionale, quali sono Vidal e Sanchez . Una volta superati i convenevoli, però, spazio anche ad argomenti più... concreti, d’attualità. Quali ad esempio il possibile passaggio dell’attaccante blaugrana in bianconero, a Torino, alla corte di Antonio Conte . La Juventus ci spera, ci crede, ci prova. Convinta e ottimista. Decisa a far leva su tutta una serie di fattori positivi che possono agevolare una operazione non facilissima, ma affatto fuori portata. Anzi. CONFRONTI - Tra i fattori positivi sui quali possono contare l’amministratore delegato bianconero Giuseppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici figura anche, appunto, il forte legame tra i due cileni: un rapporto che va al di là della semplice condivisione della casacca Roja . Un rapporto fatto di stima, affetto, fiducia reciproca. Confidenze e consigli. Prima di lasciare il Bayer Leverkusen nell’estate del 2011 e scegliere la Juventus, Vidal si consultò proprio con Sanchez che conosceva molto bene l’Italia e la Serie A per avervi giocato, con l’Udinese, dal 2008 al 2011. «Alexis è mio amico - confessava colui che sarebbe diventato il guerriero juventino -, mi ha parlato tanto dell’Italia, della bellezza del campionato, delle difficoltà che ci sono».PARTI INVERTITE - Ebbene, ora le parti si invertono e a chiedere informazioni è Sanchez. Non tanto del campionato italiano in generale, ovviamente, quanto della Juventus e delle sue dinamiche interne, dei meccanismi di spogliatoio, delle qualità di Conte, del calore della piazza, delle ambizioni societarie. Tutto. Vidal spiega, chiarisce. E fa ciò che gli riesce meglio: va in pressing. Cioè prova a convincere l’amico dei vantaggi di compiere una scelta così radicale, e non facile, quale lasciare il Barcellona. Ma non è una pazzia, piuttosto una decisione che contempla tutta una serie di “pro” in grado di consacrare definitivamente un talento come Sanchez.