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Jugovic: «Juve, puoi vincere la Coppa»


«La squadra di Conte è tosta: se la può giocare anche contro il Barça. La vera svolta si è vista contro il Celtic: i bianconeri hanno dimostrato di essere fortissimi, difatti adesso fanno paura un po’ a tutti»Lucescu sulla JuveOlsen avvisa Bendtner
© LaPresseTORINO - Che ricordi, che brividi: 22 maggio 1996, finale Champions all’Olimpico di Roma. Juve contro Ajax, lo squadrone di Van Gaal che a quei tempi era quasi imbattibile. I bianconeri, però, ci provano. Partono forte e al 13’ passano in vantaggio con Ravanelli. La gioia dura 28 minuti, visto che al 41’ Litmanen pareggia. Nel secondo tempo la Juve spinge, però non passa. Nei supplementari sono sempre i bianconeri a provarci ma non sfondano. Ci vogliono i rigori, una strana lotteria, spietata, crudele. Parte Davids, allora all’Ajax, e sbaglia. Poi, in successione, Ferrara-gol, Litmanen-gol, Pessotto-gol, Scholten-gol, Padovano-gol. Silooy-parato. Ecco, tocca a Jugovic. Se segna, è Champions. Tutti i bianconeri con il cuore in gola. Il serbo parte e piazza: goool. Ed è trionfo. La Juve vince 5-3 e alza al cielo la Coppa più bella, conquistata contro la squadra più forte al mondo. Jugovic, ricorda?«Non lo potrò mai dimenticare, quel tiro dagli undici metri resta scolpito nella mia mente. Che brividi, l’abbraccio dei miei compagni, la gioia dei tifosi». E adesso la Juve ci riprova. È tra le otto grandi d’Europa...«Una grande impresa, non c’è che dire. Non è mai facile raggiungere un risultato del genere e i bianconeri ce l’hanno fatta. Complimenti». Un cammino, oltretutto, importante. «Vero, il girone di qualificazione non era facile. C’era il Chelsea, la squadra campione in carica, oltre agli ucraini dello Shakhtar che nelle ultime edizioni hanno sempre fatto bene. La Juve è arrivata davanti a tutti, non si è accontentata del secondo posto. Segno di grande forza».E poi il Celtic...«Ecco, proprio contro gli scozzesi i bianconeri hanno dimostrato di essere super dando una prova di forza eccezionale. Cinque gol in due partite e nessun problema. Certe prestazioni lasciano il segno anche alle prossime squadre avversarie. Dopo aver dominato in Italia con il primo posto, la Juve ha mandato un segnale all’Europa». [...]