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Nicchi, ignorante o bugiardo?


© foto di Federico De Luca
Quando le agenzie hanno battuto la notizia, quasi non ci si credeva. Già scossi dalla notizia che er gol de Turone tanto gol non era, ci pensa il presidente Aia, Marcello Nicchi, a far crollare un’altra certezza: quella sull’ultimo uomo.“Il mani di Zapata con il Palermo non era da rosso, ha fatto bene Peruzzo a estrarre il giallo. Lo ha detto il n.1 dell’Aia Marcello Nicchi secondo il quale l’azione contestata non era una chiara occasione da gol. “Questa è tale - spiega a ‘Novanta Minuti’ di Raisport 1 - quando un giocatore ha il pieno controllo della palla. Il rosso in questo caso era eccessivo”Bene, un po’ il regolamento lo conosciamo, ma per essere certi siamo andati a spulciare tra le pagine del manuale stilato nel 2011 e consultabile su Internet al seguente indirizzo http://www.aia-figc.it/download/regolamenti/reg_2011.pdfInnanzitutto, che cosa è il fallo da ultimo uomo e come va punito chi ne è colpevole? “Impedisce un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario che si dirige verso la porta, commettendo un’infrazione punibile con un calcio di punizione o di rigore”.Ritornando sull’episodio di Zapata, leggiamo cosa dice lo stesso Regolamento: “Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano. La sanzione non è dettata dal fatto che il calciatore ha toccato volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento inaccettabile e sleale che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria”Nicchi giustifica la decisione di Peruzzo sostenendo che il giocatore del Palermo non era in possesso della palla. Ecco cosa dice il Regolamento nel spiegare quale debba essere uno dei criteri per valutare se il difendente si macchia di fallo da ultimo uomo su chiara occasione da rete: “La probabilità di mantenere o entrare in possesso del pallone”E’ una questione di logica e di buon senso, perché altrimenti qualsiasi difensore potrebbe falciare, malmenare l’attaccante chi si sta lanciando verso la porta a patto che non sia in possesso della palla.Insomma, Nicchi prova a metterci una pezza, ma ne esce male. Malissimo. Come un tifoso da Bar Sport che non conosce il Regolamento del CalcioIl sospetto che il presidente dell’Aia menta sapendo di mentire è molto molto forte. Si fa decisamente migliore figura ammettere l’errore piuttosto che arrampicarsi sugli specchi rischiando l’osso del collo pur di salvare quello che non può essere difeso.