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Pagliuca e quel silenzio assenso...


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 di E. LoffredoSi avvicina Inter-Juventus e giusto per esser sicuri che l'odio (sì, odio) verso lo juventuno calciatore, allenatore e tifoso non si attenui, i parzialmente liberi e completamente tifosi fanno il dovuto per esacerbare il clima prima ancora che gli impegni della nazionale siano alle spalle. Capita quindi che il Corriere dello Sport, il secondo quotidiano sportivo per tiratura, pensi bene di intervistare tal Gialnluca Pagliuca noto interista in pensione e anti-juventino militante.Il Corsport non poteva quindi evitare di tornare sulla stagione 1997/98 e sulla famosa Juventus-Inter di quell'annata. L'ex portiere neroazzurro così si esprime: «Fu uno scudetto rubato al 100%, quella partita fu la ciliegina sulla torta: quellanno successero cose strane. Su Ronaldo era rigore tutta la vita, ce ne accorgemmo tutti in campo». Ora, al di là del fatto che chi ha buona memoria comprende quanto siano farneticanti le rivendicazioni di Pagliuca (al momento del presunto rigore la Juve vinceva per 1-0, i bianconeri erano davanti in classifica, l'Inter in quell'anno schierava un extracomunitario in più grazie a un passaporto falso ...), è sconfortante che proprio quando da molte parti si chiede di abbassare i toni di un ambiente sempre più isterico contro la Juve, si dia spazio alle 'irresponsabili dichiarazioni di un ex portiere frustrato. Come scelta editoriale appare quanto meno scellerata, soprattutto se si pensa che chi aizza a questo modo le piazze sono gli stessi che hanno da ridire sull'esultanza che un allenatore condivide con il proprio pubblico (c'è poco da obiettare, il Dall'Ara era in maggioranza bianconero).Altrettanta scelleratezza è di chi in corso Galileo Ferraris a Torino non interviene una buona volta contro la certezza di impunità che hanno quelli come Pagliuca, quelli che si permettono di rilasciare dichiarazioni infamanti quanto e più di quella dell'ex interista. Le conseguenze le pagano i tifosi bianconeri aggrediti e mandati all'ospedale solo perché indossano una sciarpa bianconera (toh, proprio una sciarpa come quella che regalerà il Corsport in questi giorni!). La presidenza amorosa e passionevole ha dimostrato di conoscere il patteggiamento, ancora non ha dimostrato di conoscere l'istituto della querela. Stavolta ne hanno l'occasione. Già, perché stavolta non potranno dire di non sapere, di non aver letto, le parole di Pagliuca sono sulle pagine del Corsport, non in una conversazione riportata sul blog del Sur Ambrogio da Appiano Gentile.Non vorrei trovarmi un giorno a dover decidere di querelare chi non querela, non vorrei farmi venire il prurito di querelare quel certo silenzio-assenso di chi così omettendo si rende coautore della diffamazione della storia della Juventus e dei suoi tifosi. Magari dopo aver acquistato un'azione della Juventus S.p.A., forse così il giudice non mi opporrà la carenza di legittimazione.http://www.giulemani...lio.asp?id=2878