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Juve, colpo a San Siro: scudetto a un passo


Rivincita servita: Inter battuta 2-1, gol di Quagliarella e Matri. Bianconeri sempre più lanciati verso la vittoria del titoloFOTO Guarda la galleryTabellino e statisticheClassifica serie A
© REUTERS/ALESSANDRO GAROFALOMILANO - E' Quagliarella l'uomo della vendetta juventina contro l'Inter e - a questo punto - un candidato forte per giocare a Monaco di Baviera martedì: i numeri per goverare l'attacco bianconero lui ce li avrebbe (media gol migliore di tutti), ma Antonio Conte sembra aver programmato la coppia Giovinco-Vucinic (influenza del montenegrino permettendo). Un gol e un assist per Matri, autore del secondo gol per completare il tabellino dei marcatori, che pare un sms a Conte spedito da quelle che - in linea teorica - sono le punte di riserva della Juventus. Ma la Juventus di oggi vince soprattutto per la grandissima forza di volontà e la micidiale rabbia agonistica che accompagna la squadra per tutti i novanta minuti, di cui i primi quarantacinque dominati tecnicamente e tatticamente, i secondi combattuti come una battaglia nella quale far prevalere il carattere. Un allenamento perfetto per martedì, quando servirà tutto questo e, magari, maggiore cinismo.Perché nel primo tempo la Juventus passa subito con il meraviglioso tiro da fuori di Quagliarella e al 3' si trova la strada spianata verso la supremazia della gara. La reazione dell'Inter è in due lampi che non fulminano Buffon: Cassano calcia da fuori al 12', il tiro viene sporcato e diventa insidioso, ma il portiere bianconero lo toglie dall'angolino; un minuto dopo è sempre Supergigi a salvare il risultato sulla linea bloccando d'istinto il tentativo di Palacio. Da lì in poi l'Inter scompare, inghiottita dalla ragnatela di passaggi juventina che regala un mostruoso possesso palla, ma vede evaporare il predominio quando si tratta di concludere. La Juventus si guarda allo specchio, si trova molto bella e si dimentica che tutto dovrebbe poi essere finalizzato. Ci sarebbe un rigore quando Handanovic placca Vidal, che era finito davanti a lui grazie a un lancio superbo di Pirlo, ma al di là delle reciminazioni (l'Inter può reclamarne uno per fallo di Chiellini su Cassano nella ripresa), resta la Juventus, padrona del campo, ma incapace di tradurlo nel risultato.Tant'è che il gol di Palacio all'inizio della ripresa sembra la più classica delle punizioni. Un errore di Pirlo (che ultimamente eccede in sicurezza, rischiando sempre un po' più del consentito) viene sfruttato da Kovacic che dal cerchio di centrocampo fa partire il contropiede: Cassano è geniale nel capire l'inserimento di Palacio, Bonucci e Barzagli vengono colti di sorpresa e l'Inter fa 1-1. L'effetto del pareggio è galvanizzante per l'inter che schiaccia a tavoletta, ma è tutto cuore, poco cervello. I pericoli per la Juventus sono frutto di estemporanee invenzioni di Cassano o folate di puro agonismo. Mentre i bianconeri si riorganizzano e, pur arretrando di una decina di metri il baricentro per contenere l'Inter, trova con il cinismo mancato nel primo tempo e ripassa in vantaggio con un'azione in verticale chiusa da un gran cross di Quagliarella agguantato da Matri nell'area piccola. E' il 17' e la partita continua a essere appassionante, ma la Juventus dà sempre l'impressione di sapere cosa fare sempre e comunque, l'Inter sembra vivere di assoli improvvisati su una base un po' traballante. Tant'è che alla fine c'è pure chi sbrocca, come Cambiasso che all'ultimo secondo di partita rischia di fare malissimo a Giovinco con un'entrata di totale follia che gli vale il rosso. Se ne accorge lo stesso argentino che chiede immediatamente scusa, mentre è Conte a difenderlo dall'aggressione dei bianconeri.Per l'inter ora si fa più dura pensare al terzo posto, per quanto la corsa resta aperta e appassionante. La Juventus, invece, ha superato uno degli ostacoli più complicati sulla strada che la porta allo scudetto. A questo punto restano tre scogli: la trasferta a Roma contro la Lazio, il derby con il Toro e la sfida con il Milan allo Stadium. Considerato il vantaggio (fino a stasera +12 sul Napoli), sostenere che i bianconeri sono a un soffio il trentunesimo scudetto è a prova di qualsiasi scongiuro. E martedì c'è il Bayern Monaco: la Juventus di oggi pomeriggio è libera di sognare.