di P. CicconofriDopo il caso Pogba-Meggiorini e l’impunità seguita per il giocatore granata, ritorniamo a parlare di educazione sportiva anche perché, chi dovrebbe dare l’esempio, continua invece ad alimentare l’anticultura dello sport.L’unica notizia in ordine di tempo arriva dal
Tar della Lombardia che ha annullato il Daspo nei confronti dei tifosi rossoneri che durante il match Milan-Juventus del 25 novembre 2012, avevano esposto uno striscione infamante verso Gianluca Pessotto: "Felix 36 km di volo e muro del suono rotto, ma mai spettacolare come il volo di Pessotto".E’ sempre più evidente quella linea di demarcazione tra rispetto e permissivismo. Giustificare, sia pur momentaneamente (il Tar ridiscuterà il caso il 4 dicembre) chi si è macchiato di un gesto così infamante, significa dare il via libera ad altre iniziative simili, cullati dalla prospettiva che la giustizia non interverrà in alcun modo.Anziché decisioni esemplari per scoraggiare fenomeni che non rendono certamente una buona immagine al nostro calcio, anche il Tar glissa dando ulteriori stimoli negativi.Viene da chiedersi: se questo striscione avesse avuto per oggetto Balotelli quale sarebbe stata la decisione? E soprattutto: come sarebbe stata accolta dai media?
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