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Moggi su Libero: "Gli arbitri di oggi non hanno schede Tim"


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Luciano Moggi torna ha dedicato il suo editoriale di oggi sul quotidiano "Libero" allo "scandalo" di Siena, pungendo i soliti media, dalla Gazzetta dello Sport a "Il Giornale" di Berlusconi e Franco Ordine: "Avevamo visto giusto prevedendo l’impegno del Milan molto più severo di quello della Fiorentina. A Pescara, infatti, i viola hanno dominato; a Siena, il diavolo è stato in difficoltà fin quando l’arbitro Bergonzi è andato involontariamente in suo soccorso - ha scritto Moggi -. Prima concedendo un rigore farlocco, poi un’espulsione affrettata, che hanno permesso ad Allegri di chiudere terzo. Milano sarà quindi particolarmente impegnata nei preliminari: Milan in Champions e Inter in Coppa Italia. La Gazzetta esce con un cubitale «Milan urlo Champions», il Corsport titola «Scandalo a Siena»: discrepanza dovuta forse alla locazione dei giornali, quello del direttore Monti “leggermente”più di parte. E proprio nel giorno in cui Gazzetta.it organizza il convegno “Il calcio che vogliAMO”. I tifosi della Fiorentina hanno fatto gli scongiuri, i giocatori si sono sfogati. Cuadrado: «Increible los arbitrajes en Italia, ehhh..». Rodriguez: «Si digo lo que pienso non juego mas en Italia». Pasqual a Radio Toscana: «Milan? Con alcuni rigori in più potevano quasi vincere lo scudetto», detto ridendo, sostiene il cronista. Non potevano mancare le trasmissioni del lunedi. In particolare, “11” condotta da Pardo suItalia 2,acui, tra gli altri, partecipava ilnoto opinionista del Giornale di Berlusconi, Franco anche detto “all’Ordine” (ma noi non lo crediamo) e l’altra, il “Processo di Biscardi”su 7Gold. Nella prima, quando si è arrivati a discutere di Siena-Milan criticando aspramente l’arbitro (ma per noi il rigore è un errore non voluto), è insorto Ordine: «È un rigore fasullo ma non c’erano le telefonate come nel 2006». A parte che non essendo un impiegato TIM Ordine non può parlare con tanta certezza, ma nel 2006, se esistevano telefonate, erano quelle tra lui e Meani, addetto agli arbitri del Milan, con le quali Meani raccontava favole a Ordine che raccoglieva queste verità presunte facendole sue come verità rivelate. Non sa il buon Franco che così danneggia il Milan e magari costringe qualcuno a pubblicare le intercettazioni che misero in condizione Palazzi di emettere richiesta di illecito sportivo nei confronti del Milan, poi prescritto. Giusto ricordare a Ordine che il presidente della Lega a quel tempo era Galliani, nonché vicepresidente esecutivo del Milan e consigliere federale e che il premier era Berlusconi. Il “Processo di Biscardi” riguarda invece il valzer delle panchine, la presenza di Berlusconi annunciata poi disdetta, la lettera, la smentita del club... Ormai le società non sono padrone del loro destino e i giornali devono dare le notizie in anteprima perché internet è in agguato. Ed ecco che un giorno Allegri «resta al Milan», poi «va alla Roma» e «arriva Seedorf ». Che Mazzarri un giorno è alla Roma e l’altro all’Inter al posto di Stramaccioni, che ha però ricevuto le rassicurazioni di Moratti: «Gli ho detto di stare tranquillo, nessuno è al corrente di quello che ho in mente (forse Mancini?, ndr), devo riflettere». Sono queste riflessioni che preoccupano l’ambiente interista... Noi abbiamo già scritto riguardo alle panchine, lasciamo lavorare i dirigenti in attesa di vedere se le nostre previsioni corrispondano al vero e non siano come quelle verità che raccontava Meani al povero Ordine".