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Tuttosport: è solo un giornale?


http://www.giulemani...lio.asp?id=3178  
 di F. Del Re  "E' solo bello?" Ecco a voi il titolo di Tuttosport del 19.09.2013 che accompagna il bel viso da fotomodello del centravanti spagnolo della Juve. Due giorni dopo la pessima prova dei bianconeri in terra danese il quotidiano sportivo torinese si applica in quello che ultimamente gli riesce meglio insieme al gossip da calciomercato permanente, ovvero la polemica spicciola nei confronti di Antonio Conte. Llorente viene quindi usato a pretesto per vellicare i ventri isterici di una parte della tifoseria che, come già riportato in un nostro articolo precedente, dopo la partitaccia coi danesi non si è risparmiata insulti di alcun genere verso il suo condottiero, reo di tutto quello che non funziona alla Juve; cosa poi non funzioni in una squadra che è bicampione d'Italia in carica e che l'anno scorso fu piegata in Europa soltanto dal miglior Bayern degli ultimi trentasette anni nessuno lo spiega, se non con i soliti refrain che ormai ci tocca fastidiosamente ascoltare o leggere da quella maledetta partita con la Sampdoria a Torino, il vero, clamoroso spartiacque fra un amore "razionalmente" e fondatamente incondizionato del popolo bianconero tutto verso il suo mister e un'antipatia "irrazionale" e infondata che ultimamente sta sfociando in odio di una parte sempre più maggioritaria dello stesso tifo. In tal senso uno dei nuovi cavalli di battaglia del tifo che odia è il mancato impiego di Llorente in questo scorcio di stagione che conta già la "stratosferica" cifra di quattro, leggansi: QUATTRO partite ufficiali nelle quali lo spagnolo è stato utilizzato soltanto nei cinque minuti finali della sfida con la Sampdoria. Seguo spesso sui vari forum e sui blog questa marea schiumante e irriconoscente di rabbiosi e in buona parte è la solita che nelle prime prestazioni estive di Llorente non gli lesinava critiche anche aspre; cito a memoria: "sarà un novello Pacione". Oggi "Pacione-Llorente" è la pietra dello scandalo contiano; tanto era scarso in estate quanto oggi pare il salvatore della patria bianconera; salvatore di cosa non si sa, viste le prime uscite ufficiali, ma comunque salvatore, perché a Copenhagen c'è stato il secondo episodio, il secondo step "evolutivo" di quella marea "odiosa", nel senso che odia, nei confronti del mister, una marea per la quale il "testone, l'arrogante, l'ubriaco" di sicuro porterà la squadra alla rovina. E non c'è verso: Conte sostiene che ha massima fiducia nel giocatore, che lo vuole pronto prima di metterlo in campo, che non si sogna minimamente di mandarlo allo sbaraglio, perché un anno di mobbing in terra basca si è fatto sentire, sia a livello di preparazione atletica, che di movimenti in campo, ma quello che dice l'allenatore, che ha Llorente sotto gli occhi tutti i giorni non conta; gli "odiosi" sanno, chissà come, che Conte "non lo considera", che "lo vuol far fuori perché lui non l'ha voluto" e via via, di stupidaggine in stupidaggine. Tuttosport, in aderenza al dettame gazzettaro dell'interpretazione del sentimento popolare, non si è fatto scappare l'occasione e se ne è uscito con un titolo la cui "consistenza" lascio indovinare a chi legge. A questo punto ci chiediamo: a chi interessa, a chi conviene mettere sempre Conte nel mirino? Perché da quando il lugubre Palazzi e i suoi sgherri l'anno deferito non c'è mai stata una vera e propria difesa di Antonio Conte, né da parte della società, né da parte della tifoseria? Perché nel momento più delicato della sua carriera, ovvero quando è tornato a sedere sulla panchina della Juve, è stato assalito da una parte dei suoi stessi tifosi come fanno le iene con le carogne nel deserto? Perché questa disistima immotivatamente improvvisa è proseguita e montata di partita in partita? Bastava un pareggio o una prova vincente, ma non convincente, per non parlare dell'eliminazione da parte del Bayern: delitto di lesa maestà juventina, per lo più certificato anche sui maggiori siti juventini e non solo da semplici utenti. Ci piacerebbe capire perché; così, semplicemente. Così come sette anni fa volemmo capire perché un pallido John Elkann esclamò la vergogna del "siamo vicini all'allenatore e ai giocatori...", perché una parte della tifoseria organizzata raccolse il senso di quella orrenda frase, che di fatto seppelliva 109 anni di storia bianconera, esponendo striscioni del tipo "noi la triade non la vogliamo!". Ecco: Antonio Conte oggi assomiglia troppo a quella Triade di allora, una somiglianza fra loro del tipo Dead Men Walking che si percepisce sia dentro che fuori da Vinovo. Chi ha orecchie per intendere intenda, da Tuttosport fino all'ultimo dei siti bianconeri, passando per la Juventus stessa; Intenda soprattutto che noi di GLMDJ siamo sempre quelli che si chiedono "perché?" fin dal 2006. Occhio alla penna...  http://www.giulemani...lio.asp?id=3178