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Conte: «Juventus Stadium, dovrai essere una bolgia»


Il tecnico bianconero: «Il Galatasaray ha giocatori di ottimo livello, perciò chiedo al pubblico di fare da 12°, anche 13° uomo in campo. È giusto che lo Stadium ribolla, faccia sentire la voce calda a noi e anche agli avversari»Tevez c'èConte su ManciniBonucci su Drogba
© Foto PegasoTORINO - Antonio Conte è perfettamente consapevole del fatto che «il 6-1 del Real a Istanbul non deve ingannarci, fu un risultato bugiardo: i turchi ebbero diverse occasioni, poi dopo il gol dell’1-0 e un’altra chance di Yilmaz , persero il filo e gli spagnoli approfittarono delle indecisioni degli avversari. Dovremo fare attenzione, il Galatasaray meritava molto di più». Lo sguardo si posa naturalmente sulla nuova guida tecnica della squadra (« Mancini aumenta la colonia degli allenatori italiani in Champions, è uno dei più bravi in Europa. Mi fa molto piacere ritrovarlo»), che però Conte avrebbe preferito incontrare più in là: «Difficile studiarli, hanno cambiato allenatore in modo così repentino. Non abbiamo certezze tattiche se non quelle dovute al corso precedente. Mi sarebbe piaciuto affrontarli avendo riferimenti tattici precisi. Non so quanto Roberto possa incidere sulla partita, ma resta un punto interrogativo». Pure Didier Drogba rientra nel discorso delle difficoltà di giornata: per Conte sarebbe stato un acquisto monstre , il tecnico non si sarebbe certamente opposto all’arrivo di un attaccante «grandissimo in campo, un trascinatore, un esempio. Ma per il mercato chiedete a Marotta ». STORDIRE GLI AVVERSARI - Sulla squadra, invece, più giusto rivolgersi al suo condottiero. E le sicurezze dei campioni d’Italia sono ormai certificate: un impianto di gioco collaudato, una rosa che - al netto dei ragionamenti sul necessario turnover - sa bene come comportarsi in ossequio ai diktat del tecnico, una forza in più che soltanto lo Stadium può assicurare. «Il Galatasaray ha giocatori di ottimo livello, perciò chiedo al pubblico di fare da 12°, anche 13° uomo in campo. È giusto che lo Stadium ribolla, faccia sentire la voce calda a noi e anche agli avversari». Circa tremila biglietti sono ancora a disposizione per chi non vorrà perdersi l’evento, reso ancor più importante dal fatto che, col Real Madrid a rischio fuga, c’è bisogno di un match di rara intensità per venire a capo di Drogba e soci. VARIARE LE SOLUZIONI - La stessa veemenza che Conte vuol vedere negli occhi dei suoi. Di Carlitos Tevez , per esempio, il cui impiego è comunque probabile malgrado l’infortunio del derby: «Lunedì non si è allenato e io ho bisogno di garanzie ben precise. Non metterò mai in campo un giocatore che zoppica». Tra ieri sera e stamattina i test decisivi: l’Apache, che ha saltato la rifinitura, giocherebbe pure con una gamba, però... Anche Mirko Vucinic è segnalato in ascesa sia a livello di condizione fisica sia in riferimento alla considerazione di cui il montenegrino gode da parte del tecnico: «Dopo il problema al calcagno che non gli ha permesso di allenarsi a lungo penalizzando sia lui sia noi, ora sta molto meglio. È a disposizione». Più che un sussurro, un urlo da parte di Conte. Della serie: caro Mirko, entra e pensaci tu . A rinvigorire il sogno Champions dopo l’esordio così così in Danimarca, a servire la patria bianconera con quell’entusiasmo che, probabilmente, troppo spesso gli fa difetto. «Ma io firmerei per ripetere la prestazione di Copenaghen, non il risultato - garantisce Conte - Quella fu una giornata storta e poco fortunata per noi. Tuttavia preferisco sempre avere tantissime occasioni piuttosto che non tirare mai in porta». L’ottimismo dell’allenatore, più che altro, deriva dal fatto che - sostiene - «la Juve sa trovare il gol con diverse soluzioni. Si può migliorare in tutto, anche nei tiri da fuori. L’importante è arrivarci, poi la conclusione può riuscire o meno. L’importante è che non tiri Bonucci ...». E giù sorrisi, con Leo al fianco, a stemperare la delicatezza del momento