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Multa al Trofeo Tim: I piatti della bilancia per noi sono sempre “sbilanciati”


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 Di F. Filippin   23 Luglio 2013. Trofeo TIM a Reggio Emilia, quello vinto trionfalmente dal Sassuolo, al punto da far dire al suo Presidente che “ci aveva dato lezioni di gioco” .Tempi lontani. Al termine della manifestazione arrivarono puntuali le sanzioni nei confronti di Juventus e Sassuolo. In particolare il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel multò le due società di 30.000 euro ciascuna, perché in occasione dell'incontro vennero "rivolti ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori espressivi di discriminazione razziale". Pronto il ricorso. L'esito? Presto detto (non tanto “presto” in quanto sono trascorsi già quasi tre mesi...). La Corte di giustizia federale ha accolto il ricorso del Sassuolo, annullando la multa di trentamila euro inflitta per i presunti cori razzisti piovuti dagli spalti verso il difensore del Milan, Kevin Constant. Pare infatti che si sia accertato che i presunti cori dei tifosi del Sassuolo non avessero l'attribuita matrice razzista e che i successivi “buu” contestati siano partiti all'indirizzo del giocatore solo dopo la sua plateale reazione (calciò il pallone in direzione di un gruppo di tifosi), che gli costò, tra l'altro anche una ammonizione e una ammenda. Molto bene, viene da pensare, in un periodo in cui si fa di tutta l'erba un fascio, è importante verificare e contestualizzare le varie situazione, senza giudicarle (e soprattutto sanzionarle) solo in base al destinatario. La parte positiva della notizia finisca qui e, invece, proprio da qui cominciano le perplessità. La Corte Figc ha, infatti, contestualmente confermato l'ammenda di 30mila euro alla Juventus per cori razzisti rivolti al giocatore rossonero Traorè in occasione dei calci rigori al termine della minisfida Juve – Milan. Peccato, però, che dall'esame delle riprese audiovisive, il personale Digos abbia accertato che durante l'esecuzione dei rigori tutti i giocatori rossoneri (tra cui Mexes, Nocerino, Bonera e Zaccardo, che di certo non possono essere stati bersaglio di cori razzisti), siano stati fatti oggetto di fischi e urla di disturbo da parte degli spettatori juventini. Logica conseguenza avrebbe dovuto essere la loro qualificazione come “cori di disturbo o di scherno” e la revoca della sanzione. Del perché ciò non sia avvenuto, ognuno di noi può farsene un'idea. Non tutti i cori sono uguali? Alcuni “cori” sono più cori degli altri? Un “buu” diventa razzista a seconda del destinatario? Se il bianconero è destinatario di una frase razzista (ricorderete tutti il clamoroso caso Meggiorini – Pogba e il suo esito) esiste un metro di giudizio diverso rispetto a quando il bianconero è destinatario della sanzione? Gli accertamenti hanno un peso alcune volte e altre no? Per quale motivo? La risposta non la so (potendola magari immaginare), so solo che il rigetto dei ricorsi Juventini, a prescindere dalla materia, è ormai una costante, e che, di contro, la percentuale di accoglimenti a favore di altre società lascia allibiti, considerando che c'è anche chi riesce a farsi sospendere le sanzioni in attesa della modifica retroattiva delle norme che lo hanno condannato.  http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3231