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Buffon: «Real? Spendere non significa vincere»


Il portiere della Juve: «Ci vuole pazienza, lavoro ed equilibrio. Casillas in panchina? Lo ammiro, per me sarebbe difficile accettarlo»Tutto sulla JuveFacebook TsTwitter Ts
© Foto LiveraniTORINO - È un Gigi Buffon a tutto tondo quello che si confessa ai taccuini del quotidiano spagnolo "As". A due giorni dalla super sfida tra Real Madrid e Juve, i media spagnoli vogliono ascoltare le voci dei bianconeri. Una delle meno banali, da sempre, è quella del portiere bianconero: «Il Real è un punto di riferimento, le spese sostenute sono enormi. Spendere però non significa per forza vincere, ci vuole pazienza, lavoro ed equilibrio. Ovvio che avere tanta disponibilità è un buon punto di partenza». Casillas sta vivendo un momento buio, relegato in panchina prima da Mourinho e ora da Ancelotti: «Ammiro Iker. Dal momento che mi sento uno dei portieri più forti, per me sarebbe difficile accettare quel tipo di decisioni. Rispetto Casillas per come si sta comportando». Gli chiedono del periodo in cui ha sofferto di depressione: «Queste cose accadono perchè siamo esseri umani. È stato un periodo importante per maturare. Ora mi sento più forte e non ho paura di affrontare i periodi negativi. Sono cose che se riesci a sconfiggere, ti danno una grande forza». CALCIOPOLI - Calcisticamente un periodo duro è stato il post Calciopoli: «Per me e per quelli che hanno fatto la mia stessa scelta è stato difficile stare cinque anni senza vincere e giocando poco la Champions. È stata dura. Ma l'orgoglio e la gioia nel vincere lo scudetto due anni fa è stata indescrivibile. Mi ha ripagato di tutta la sofferenza».