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Discriminazione con pene a richiesta?


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 di P. Cicconofri  Ha dell’incredibile la gestione delle condanne per discriminazione “territoriale”.  La notizia è che l’Inter ha presentato ricorso per i due turni di stop comminati da Tosel. Una situazione “speciale” visto che domenica sera si giocherà il derby. La sanzione è stata inflitta dal giudice sportivo per i cori antinapoletani urlati nella trasferta del San Paolo («Napoli colera sei la vergogna dell’Italia intera», «Puzza di merda, puzza di cani, stanno arrivando i napoletani», «...voi non siete esseri umani...»), uditi «per la durata dell’intera gara» e «percepibili dai due settori confinanti (tribuna e curva)». L’inter ha presentato ricorso basando la sua difesa su tre punti, come riportato dalla Gazzetta dello sport: la sanzione su Torino-Inter, la prima sospesa, non è ancora passato in giudicato (non lo era nemmeno per la Juventus, ma in quel caso la società torinese non ha fatto ricorso); gli abbonati interisti del secondo anello verde presenti domenica sera al San Paolo nel settore ospiti (da dove sono partiti i cori) sarebbero già stati identificati con certezza e sarebbero “appena” 12 (quando vogliono sono capaci di identificarli e contarli subito …). Il terzo motivo è riconducibile, scrive il quotidiano rosa, all’articolo 22 comma 1 del codice di giustizia sportiva, in base al quale la squalifica del campo scatta dalla seconda giornata dalla pubblicazione del dispositivo. L’Inter confida in una sospensione della sanzione e relativo slittamento a Inter-Chievo del 13 gennaio.Decidono loro come e quando scontare la squalifica? I giudici sportivi metteranno ancora in dubbio le testimonianze degli ispettori federali per permettere alle tifoserie, recidive di comportamenti non permessi, di godersi tranquillamente il derby? C’è anche fermento tra i tifosi degli altri settori.  I responsabili della sud, si limitano a dire, con un comunicato: «È una vergogna. Non c’è derby senza curve» rivendicando la preparazione di una coreografia spettacolare dietro cui c’è il lavoro di mesi.  E ci sono tifosi di altri settori dello stadio, già muniti di biglietto, che hanno twittato in catena: #iononentro e #nonederbysenzacurve. In ballo, oltre alla contestazione per una norma di per sé assurda, c’è anche il vile denaro, gli incassi che mancheranno e un’immagine non proprio bella trasmessa al mondo, visto che l’evento sarà ripreso da diverse tv. Sarà per questo che anche Galliani si è schierato con la società nerazzurra: «Ho parlato con l’Inter, proveremo a far posticipare questo divieto che non ha senso». Adesso c’è da solo da attendere e vedere cosa si inventeranno per evitare l’esecuzione del provvedimento… La cosa sorprendente è che, dopo le accuse a reti unificate ai bimbi presenti allo stadium colpevoli di aver gridato“merda” e relativa condanna senza appello dei salotti televisivi, ora, gli stessi media tendono una mano all’inter. Scrive in merito la gazzetta: “L’Inter dunque discuterà l’opportunità di chiudere un settore di 8.000 persone per l’iniziativa di 12 tifosi.”  Insomma, poche storie,  sono solo 12 i tifosi che si sono macchiati degli urli uditi dagli ispettori federali, non possono pagare gli altri 7988 supportes esemplari!   Se la tesi sostenuta dalla società nerazzurra verrà accolta, assisteremo all’ennesimo calo di braghe verso una squadra milanese. Ricordiamo infatti che la giustizia sportiva ha cambiato una norma in corsa per non penalizzare il Milan, ora accetterà la richiesta di posticipare il provvedimento su richiesta della parte che deve scontare la squalifica? Ma che credibilità potranno mai avere queste sanzioni?   Non dimentichiamo che quelli che orientano l’opinione pubblica e che hanno fatto la morale alla società bianconera anche per i bambini, non hanno nemmeno evidenziato che,  a differenza del Milan e dell’Inter, la Juventus non ha presentato ricorso, mostrandosi ossequiosa delle regole, seppur assurde come quella della “discriminazione territoriale”, mentre qualcun altro, come da abitudine cerca di bypassarle. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=3352