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Invettiva e approssimazione: e la professionalità?


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 di P. Cicconofri Scrivo queste poche righe con il sorriso, perché veramente certe situazioni non possono più farci arrabbiare, ma solo divertire. Non sono altro che i continui tentativi di destabilizzazione che alcuni personaggi persistono nel portare avanti per mostrarsi di parte esasperando il concetto di “tifo da bar”. I nomi sono sempre gli stessi, fateci caso, che usano la loro popolarità e la possibilità offerta dalla loro professione per diffondere concetti molto utili a supportare la loro nota fede calcistica. Partiamo da Pellegatti e dal suo commento in telecronaca al gol di Llorente contro il Milan: ”Gol della Juventus con Llorente al minuto ‘44. Llorente segna il gol dell’1-0 al minuto ‘44. Abbiamo visto di tutto ma una cosa come questa non esiste. Roba DA VERGOGNA. Vediamo la bella azione, la fuga dalla destra e complimenti. Speriamo che ARROSSISCANO … al minuto ‘44. Speriamo che ARROSSISCANO … uno SCANDALO a livello …”. E’ normale esprimersi in questo modo? Vorrei tanto vedere che effetto avrebbe generato sull’opinione pubblica un commento di questo tenore di Zuliani o Zambruno …Andiamo avanti con la gara a minimizzare la conquista della panchina d’oro da parte di Antonio Conte per il secondo anno consecutivo, dove spicca Pistocchi che, sul blog di Sportmediaset ha parlato di “piccolo premio” aggiungendo un invito a Conte “a cambiare disposizione e mentalità se vuole diventare allenatore di livello mondiale senza accontentarsi di essere il più bravo dei somari”. Anche in questo caso vorrei leggere i commenti se a vincere il premio fosse stato un altro allenatore …Non poteva rimanere in disparte Liguori impegnato a minimizzare il campione bianconero Tevez: “Higuain è pure più forte di Tevez ma a Napoli ricopre più ruoli, è un grande puntero. Il centravanti dell'Argentina è lui". Si appoggia sulla mancata convocazione in nazionale, l’unico aspetto vulnerabile …Date voi un significato a queste uscite ma il concetto è molto chiaro. La mancanza di una sana cultura sportiva parte anche da questo modo approssimativo di parlare di calcio: il tifoso prima del professionista, l’invettiva prima della concretezza. Minimizzare attaccandosi a quelle scuse che sanno molto di chiacchiera e poco di competenza, rendono bene l’immagine di decadenza di uno sport che potrebbe essere sfruttato come veicolo per messaggi costruttivi, soprattutto da parte di chi per professione e opportunità, può arrivare al grande pubblico dei tifosi. http://www.giulemani...lio.asp?id=3500