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Aspettative e limiti del nostro calcio


glmdj di P. Cicconofri Il mondiale fa capolino e si attendono gli ultimi nomi che saranno aggregati alla spedizione azzurra in brasile. Tra i possibili spicca quello di Mattia Destro che con i suoi gol sta mantenendo vive le speranze scudetto della Roma. Sarà anche per l’eccesso di agonismo (cit), che si è reso protagonista di un colpo proibito con tanto di simulazione ai danni del cagliaritano Astori. Lasciando per un momento da parte le polemiche sulla squalifica per la prova tv (3 giornate), evidenziamo come un altro possibile azzurro si renda protagonista di un comportamento sopra le righe che violerebbe il codice etico di Prandelli. Già in passato il CT della Nazionale ha punito con la mancata convocazione De Rossi, Bonucci, Osvaldo, Balotelli. Per l’Under 21 ricordiamo anche il caso Berardi. Cosa farà adesso Prandelli? E soprattutto saprà gestire questi atteggiamenti o sarà anche lui vittima dell’eccesso di agonismo (cit) di alcuni? Il problema legato al codice etico sembra risolto, in realtà anche in modo abbastanza ridicolo. Se la squalifica sarà confermata Destro non parteciperà ai test atletici previsti per la prossima settimana ma, leggete bene, sarà richiamato insieme ai giocatori italiani che militano nei campionati stranieri in un secondo momento. Patetico. Una buona dose di strafottenza è quella mostrata negli ultimi giorni da alcuni presidenti un po’ sopra le righe; quelli che prima si esaltano per una vittoria con la capolista e poi finiscono per aggredire i propri tifosi colpevoli di aver osato criticare quel provincialismo che proprio non si riesce a nascondere. De Laurentiis è stato il protagonista di un acceso diverbio all’uscita dal Tardini, dopo che il suo Napoli aveva appena perso il match, che solo grazie all’intervento della sicurezza non è degenerato in lite. D'altra parte, il -20 dalla vetta deve bruciare assai …Il tifoso aggredito ha annunciato querela rifiutando l’invito di De Laurentiis a Napoli. Un bel siparietto ed il solito esempio di cultura sportiva all’italiana. Nuovi progetti stadio prendono forma, almeno sulla carta. Il Milan cerca soci di minoranza e valuta il 30% del club 300 milioni. Se non raggiungerà nemmeno l’Europa League, sarà così facile trovare nuovi investitori? E senza capitale fresco che fine farà il nuovo progetto? Basterà a Galliani ricordare che il Milan è “l'unica squadra che con il nuovo secolo ha sempre giocato le competizioni europee" per convincere chi deve mettere soldi e non solo chiacchiere? Anche la società partenopea, finalmente, ha regolato con bonifico al Comune di Napoli, il saldo di € 6.232.792,71 dovuto per i canoni arretrati (il Comune ha fatto da banca a De Laurentiis?), iniziando in tal modo l’iter che, attraverso la firma di una nuova convenzione, porterà alla ristrutturazione del San Paolo. Servono 100 milioni per ristrutturare il vecchio stadio ed anche in questo caso la società conta su nuovi investitori. Se non arriveranno chi coprirà i costi? Chi invece ha abbandonato il progetto stadio, almeno per ora, è l’Inter che versa in condizioni disastrose. Non solo sul campo, dove i risultati tardano ad arrivare, ma anche a livello finanziario. Notizia degli ultimi giorni è che Appiano Gentile, la sede sociale, i diritti Tv e i contratti di sponsorizzazione, saranno dati in pegno per garantire il nuovo finanziamento (250 milioni). Questo è quello che Moratti ha lasciato dopo la sua esperienza da presidente all’Inter. Ci chiediamo: senza calciopoli dove sarebbe sprofondata la società se nemmeno gli incassi ottenuti dalle vittorie senza avversari, ha potuto lenire la situazione finanziaria? E’ stato divertente e credo unico, vedere il Presidente del Livorno Spinelli seduto in panchina in mezzo ai suoi giocatori allo Juventus Stadium. Lo aveva annunciato, voleva godersi lo spettacolo della nuova casa bianconera che, piaccia o non piaccia, oggi rimane l’unica realtà che più ci avvicina al calcio evoluto del resto d’Europa. E pensare che solo qualche anno fa la Juventus era in serie B, a pagare colpe che ancora oggi proprio non riescono a provare. Magari qualcuno poteva spiare come gestire una società piuttosto che cercare streghe a comprova di complotti mai esistiti, almeno avrebbe imparato qualcosa …Tante variabili per il futuro e nessuna certezza nel presente, questo è l’attuale panorama del nostro calcio. Si vivacchia mantenendo vivo l’interesse con le solite chiacchiere da bar (siamo ancora a questi livelli), anche perché, chiunque provi a dare una lettura concreta della realtà, diventa scomodo. Un sistema che così com’è, anche se fallimentare, fa ancora gola perchè può essere ben indirizzato. Perché cambiarlo quindi? Magari qualcuno poi potrebbe pretendere un impegno concreto … http://www.giulemani...lio.asp?id=3565