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Conte: «Non mi servono i consigli di Benitez»


Il tecnico della Juve dopo la vittoria ad Udinese si gode l'abbraccio del pubblico giunto al Friuli e lancia una frecciatina al tecnico del Napoli: «Ha detto che conosce il Benfica? Ha perso contro il Porto, non mi fido dei suoi consigli»Classifica Serie A
© Foto Liverani TORINO - Conte raggiante al fischio finale. La vittoria contro l'Udinese vale tre punti pesantissimi: "Era una partita da bollino rosso, potevamo perdere punti qui ad Udine: loro erano in forma ma noi siamo stati bravi ad affrontarli con la giusta cattiveria. Ma il campionato non è finito, guardiamo avanti". Giocatori importanti a riposo ma chi è andato in campo non ha demeritato. Anzi: "Abbiamo deciso di far riposare Tevez perché c'erano troppi rischi. Stesso discorso per Vidal, lui avrebbe giocato anche con una gamba ma ne servono due. Bonucci invece ha fatto 8-9 partite consecutive. Abbiamo dunque bisogno di tutti, speriamo di recuperare Barzagli visto che siamo stati sfortunati con le ammonizioni questa sera. L'arbitro ci ha ammonito due giocatori diffidati come Lichtsteiner e Leo".BRAVI RAGAZZI - "Oggi hanno giocato tutti bene, non era una partita semplice. Llorente è stato bravo, insieme a Giovinco. Sapevo che Seba era in un momento di forma importante: lui deve capire che può fare la differenza anche in una squadra forte come la Juve. Prima lo consideravano come mio figlio, per me i giocatori sono tutti figli. Difendo sempre i miei ragazzi: loro mi danno sempre il massimo e finchè lo faranno li difenderò anche dai fischi dei nostri tifosi, come a volte accade". Poi una frecciata a Benitez che lo ha invitato a chiamarlo per dargli dei consigli su come battere il Benfica: "Visti i suoi precedenti con le squadre portoghesi ho evitato di chiamarlo. Il Napoli è uscito contro il Porto, mi fido di più dei miei collaboratori".