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32 volte Campioni d’Italia


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 di G. Fiorito ‘Scrive "Lo sport illustrato", maggior settimanale sportivo del tempo, diretto da Emilio De Martino: "I bianconeri di quest'anno meritano tutti l'entusiasmo del pubblico… Come non scattare in piedi quando partono Sivori, Charles, Boniperti e a volte anche Stacchini e Nicolè? Mi è piaciuta quest'anno la combattività di Boniperti, che raramente ha avuto battute a vuoto".’ (Link)Correva il 4 maggio 1958 e la Juve vinceva lo scudetto della Prima Stella, il decimo, quello voluto fortemente da un giovanissimo Umberto Agnelli, che succedendo al fratello Gianni alla Presidenza della società, coraggiosamente aveva provveduto a cambiare il volto della squadra bianconera affiancando a Giampiero Boniperti un gigante come Charles e un campione come Sivori. Dopo aver concesso la vittoria al Milan, si sarebbe presa anche i titoli 1959-1960 e 1961-1962.Il 4 maggio 2014 la Juventus vince ufficialmente con tre giornate di anticipo il suo titolo italiano n. 32, ponendo anche sull’albo ufficiale della federazione, al netto degli scudetti revocati dal processo di calciopoli, la Terza Stella.Il 4 maggio è di per sé una data che il calcio non può osare dimenticare, perché nel 1949 l’aereo che ritornava a Torino da un’amichevole giocata con il Benfica si schiantò ai piedi della Basilica di Superga con a bordo i calciatori del grande Torino.Malgrado con la cautela dovuta alla scaramanzia un po’ tutti noi tifosi bianconeri avessimo strizzato l’occhio a un novello 5 maggio, forse questo scudetto era scritto che fosse vinto con un giorno di anticipo.Appena tre giorni fa la squadra del Benfica, dopo aver reso omaggio alle vittime di Superga, ha portato a casa ai danni della Juve la qualificazione per la finale di Europa League 2013-2014 nello Juventus Stadium, dove tra dieci giorni si disputerà anche la finale.Un brutto colpo, che mi aveva fatto temere una vittoria insipida, impossibile da compensare con una gioia annunciata.Poi è venuta la finale di Coppa Italia e i fattacci legati al ferimento di un tifoso del Napoli. E le immagini vergognose con le quali ancora una volta un ultrà si ergeva prepotentemente su tutto lo stadio e da lì metteva in ginocchio tutti, i vertici massimi dello Stato, i numeri uno della FIGC e del CONI.Genny ‘a Carogna, “il figlio di Ciro De Tommaso, ritenuto affiliato al clan camorristico del Rione Sanità dei Misso. Pregiudicato con vari reati alle spalle, un arresto per droga e già un Daspo a suo carico” (Link), è un famoso capo ultrà napoletano, già distintosi anche all’estero per le sue imprese in occasione della partita di CL che il Napoli giocò a Londra con l’Arsenal, quando fu immortalato dalla stampa straniera a torso nudo nell’atto di eseguire il saluto fascista.Anche dall’Olimpico Genny ha raggiunto la fama oltre i confini patri, andando a campeggiare plasticamente sulla home di Mundo Deportivo con addosso una maglia nera recante a tergo la scritta “liberà per gli ultras” e davanti, in bella vista: “Speziale libero”.Speziale è l’assassino che uccise il 2 febbraio nel 2007 l'ispettore di polizia Filippo Raciti durante i disordini che scoppiarono allo stadio Massimino in occasione del derby col Palermo e che è stato condannato in via definitiva a 8 anni di carcere.Prima di incontrare la Juventus nella penultima di campionato la Roma è venuta a giocare contro un Catania da più parti dato per retrocesso. Ha perso 4 a 1, anticipando i festeggiamenti per il 32° scudetto di un giorno.Forse anche questa è una coincidenza. Forse è perché è la squadra della mia città a consegnare lo scudetto alla Signora, ma mi ritrovo a cantare: “Siamo noi, siamo noi, i Campioni dell’Italia siamo noi”.Questo scudetto ce lo meritiamo. Se siamo rimasti immaturi in Europa, in Italia facciamo un passo avanti. Dagli anni trenta la Juventus non vinceva il titolo italiano tre volte di seguito e in Italia c’era riuscita solo l’Inter. L’Inter del post calciopoli, quella che lo sanno tutti che uno l’aveva vinto in segreteria, uno senza avversari, il terso all’ultimo minuto (Link), come disse Mourinho. Lo scudetto 2007-2008 i nerazzurri lo avevano vinto il 18 maggio battendo per 2 a 0 il Parma all’ultimo turno, mentre la Roma pareggiava a Catania, condannando alla serie B il Livorno e Montella si lasciava sfuggire un gesto di resa. Come Garcia nelle dichiarazioni del prepartita con la squadra di Pulvirenti.Questa di Conte è la Juve dei record, delle 17 vittorie consecutive in casa e di Tevez che insegue Ciro immobile con 19 reti su 21 nella classifica marcatori. Oggi si ritrova al centro di un groviglio temporale di incredibile emozione, continuando il cammino che si era spezzato nel 2006."La vera gara tra noi e le milanesi sarà tra chi arriverà prima: noi a mettere la terza stella, loro la seconda" (G. Agnelli)Nonostante calciopoli, non ci prenderanno mai, Avvocato.   http://www.giulemani...lio.asp?id=3615