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Buffon: «Bello ritrovare un Pepe così frizzante»


Buffon: «Bello ritrovare un Pepe così frizzante»Il capitano contento della prova dei compagni in Coppa Italia. «Noi e i tifosi sempre più uniti». Gli obiettivi: «Fare più strada possibile in Champions e confermarsi in Italia con campionato e Coppa Italia. Il sogno? Il sesto mondiale»Sneijder-Juve, si riprovaFascia destra Juve 
© LaPresseTORINO - (e.e.) Gigi Buffon si è goduto lo spettacolo della Juventus dagli spalti dello Stadium, in panchina. Visuale privilegiata per gustarsi i sei gol e non solo. Per una serata spettatore interessato. «È stata una prova senz'altro convincete - dice a Jtv - a dimostrazione del fatto che abbiamo una rosa molto competitiva, amalgamata e con singoli giocatori che hanno qualità eccelse». Capitano non giocatore. «In mezzo a tutto questo ha fatto sicuramente piacere ritrovare, rivedere un Pepe frizzante, per non dire della partecipazione della gente a una partita di Coppa Italia: è stata veramente importante». Quarantamila allo stadio, di giovedì, contro il Verona, non male. «Tutto questo non può che fare bene a noi come squadra e all'ambiente Juve perché secondo me cementa ancora di più il rapporto esistente. E’ un momento di grande gioia: lo viviamo cos,ì noi e i tifosi».Ora la rivincita con i veneti e con Buffon in porta. «Domenica sarà una gara diversa, con una squadra che magari non ci affronterà a viso aperto come ha fatto ieri e avrà il dente avvelenato perché perdere in maniera così netta è qualcosa che non fa piacere a nessuno. Vedendo i connotati caratteriali del loro allenatore, troveranno energie e rabbia a dismisura per cercare di vendicare questa sconfitta». Il calendario propone le squadre veronesi, l’Udinese al Friuli e, infine, il Milan. «Importanti? Lo saranno soprattutto per noi: quando sei davanti, infatti, hai la fortuna e l’onere di sapere che tutto dipende da te. Quando ci sono gare da vincere non bisogna tentennare ma dare la dimostrazione - soprattutto a noi stessi - di essere una squadra matura, che sa quando accelerare e rifiatare durante la stagione». IL BILANCIO «Se avessimo vinto la Supercoppa sarebbe stata una metà stagione eccezionale, e sopra ogni più rosea aspettativa. Al di là di quella sconfitta, le indicazioni che ha dato la Juve sono quelle di una squadra in chiara evoluzione e che in tanti giocatori sta trovando maturità e cerca la consacrazione a livello europeo. L’obiettivo è sicuramente quello: fare più strada possibile in Champions e confermarsi in Italia con campionato e Coppa Italia. E’ un trofeo che manca da troppo tempo, e quando è possibile come in questi anni è possibile provare a vincere. Se dovessi sceglierne due, una delle più belle è sicuramente quella contro la Sampdoria in casa. Una importante quindi l’ho fatta con l’Atletico Madrid in casa visto che era la gara decisiva. Seppure non mi piaccia celebrarmi, sono veramente soddisfatto di quanto stiamo e sto facendo. Tutti da parecchio tempo, anche in maniera corretta, aspettano il tracollo, e la cosa che mi stimola da morire è continuare a rilanciare sempre, e dimostrare che alcune cose che sto facendo  ora magari 10 anni fa non le avrei fatte. Il vero stimolo è questo: continuare a stupire assieme e grazie alla mia squadra». E un sogno nazionale: «Vorrei disputare il sesto Mondiale», dice a HJ.