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Calciopoli è passato, il pregiudizio no


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 di P. CicconofriA seguito del polverone sollevato da De Laurentiis dopo la sconfitta interna con la Juventus dello scorso 11 gennaio, Nicchi ha affermato al processo del lunedì: «Chi mette in dubbio la buona fede degli arbitri è rimasto ai tempi di calciopoli». Chi è rimasto a calciopoli è rimasto a quel “luogo comune” voluto da chi sul campo non riusciva a battere l’avversario più forte. Nonostante i tentativi, infatti, non sono riusciti a trovare partite alterate ed il campionato è risultato regolare. Il pregiudizio invece è rimasto lo stesso. Sarà per questo che ancora oggi, chi si lamentava nel 2006 di un sistema atto a favorire la Juventus, non esita a mostrare i suoi limiti riproponendo lo stesso tormentone che, come in questo caso, viene rispolverato dagli scontenti del momento. E tra gli scontenti del momento va annoverato Rafa Benitez, che nell'esternazione di ieri appellandosi al dio Google ha tra le altre cose affermato: «le squadre di massimo livello devono vincere e ogni tanto qualcosa ci può stare...». Un'allusione che ripercorre pari pari il solito limite di cultura sportiva di chi propio non riesce ad ammettere gli evidenti meriti dell'avversario (o almeno riflettere sui propri demeriti). Magari vorrebbero anche essere credibili. Ma dopo quasi nove anni da calciopoli e con tutto quello che è successo nel contempo, presentarsi con le stesse teorie non solo fa perdere credibilità, ma si mette in evidenza i propri limiti. http://www.giulemani...lio.asp?id=4031