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POGBA: "Contro il Chievo sarà dura. In Champions so che possiamo andare lontano.


 Il Gol più bello? Il primo con la Juve. Il più importante il prossimo. Non dimentico le mie radici. Torino città ideale per il calcio"© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Paul Pogba è negli studi Jtv ospite di Laura Barriales. Il francese sta rispondendo alle domande dei tifosi juventini e TuttoJuve.com sta riportando integralmente le sue dichiarazioni:Benvenuto Paul Pogba come va ti sei allenato stamattina?"Ciao, si si un po' stanco, però sto bene"Ti volevo chiedere o è sono le tue condizioni fisiche in questo momento? Ti senti in forma?"Sto bene, benissimo"Intanto volevo farti i complimenti per quello che stai facendo e augurarti di migliorarti sempre di più per te stesso, per la Juventus e per i tifosi. C'è da scrivere la storia in Italia e in Europa. Alla luce dei cinque punti di vantaggio sulla Roma e della partita di domenica contro il Chevo, alla nostra portata, credi che possa subentrare nella vostra testa una sorta di rilassamento?"No, non penso, perché se noi siamo una grande squadra dobbiamo pensare di finire il campionato e di essere campioni e dopo possiamo rilassarci. Ma adesso non siamo campioni ancora e dobbiamo ancora lavorare e fare meglio"A Paul vorrei chiedere l'esultanza che fai dopo il gol a cosa si riferisce?"Cambio sempre. Ma il gesto che faccio sempre è una cosa con i miei amici di Parigi, per dire che io sono sempre lo stesso e io non dimenticherò mai le mie radici. Lo faccio sempre. È che penso ai miei amici. È una cosa che faccio sempre. È un mio marchio che mi distingue".Come vedi la partita contro il Chievo?"È una partita sempre dura. La prossima partita è sempre dura, perché abbiamo vinto le ultime tre partite e può essere ancora più difficile. Sappiamo che il Chievo difende molto bene, quindi dobbiamo essere pronti. Il problema è che le squadre contro di noi si chiudono e dobbiamo fare sempre di più".Come trascorri il tuo tempo libero al di fuori del campo? E con quale compagno di squadra passi più tempo? Come ti trovi a Torino?"Mi piace riposare e guardo un po' di serie Tv come Walking Dead. Con ton ton Pat che è come mio zio Pat Evra. Come è stato a Manchester c'è il gruppo francese. Poi Fernando Llorente, lo vedo tanto. Lui è il mio professore di spagnolo. Mi piace passare il tempo con loro, a volte andiamo a mangiare, con la squadra. Penso che sia una cosa buona per il gruppo di stare tutti uniti ed è molto importante. Io mi trovo benissimo a Torino. Penso che è una città che ti fa stare concentrato sul calcio sul lavoro. A Milano ci sono troppe feste? Si ci sono tanti ristoranti, ci sono troppe cose da fare, c'è la fashion week, ci sono tante cose da fare. Torino invece è una città molto calma e va moto bene per rilassarsi e concentrarsi".Ti volevo chiedere, a tuo parere, quali sono le differenze principali tra il campionato italiano, francese e inglese?"Inizio con il francese che è il più tecnico-tattico, c'è un po' tutte e due le cose. Non è come in Inghilterra che è più fisico, c'è molta intensità, è molto tosto e mi piace questo aspetto, oltre alla cultura. In Italia è molto tattico, difendono meglio che negli altri campionati. Penso questo, perché ho giocato in tutti e tre e ho visto questa differenza".Vorrei domandare a Paul, visto che noi abbiamo un centrocampo fortissimo e sono tutti campioni, cosa ci manca per arrivare a qualificarci a una semifinale o a una finale di Champions League?"Manca... Sai per tutte le squadre c'è anche un po' di fortuna. Poi forse stiamo tutti molto bene e ci sono due o tre giocatori infortunati e cambia tutto. Penso che abbiamo la squadra per andare molto lontani. Poi il calcio è questo non possiamo dire chi vincerà. Però lo so che possiamo andare molto lontano e possiamo fare molto bene. Siete motivati? Si, sempre".Come vedi il duello con la Roma?"Non è il duello contro la Roma, è  un po' contro tutti. Noi vogliamo essere davanti. Adesso siamo davanti e vogliamo fermarci davanti. Continuare ad essere primi. È questo il duello. Il duello è per noi penso".Alla Juventus ci sono due francesi che hanno lasciato veramente il segno nel cuore dei tifosi che sono Platini e Zidane. Io voglio chiederti che caratteristica di loro prenderesti, se dovessi scegliere?"Io prendo il piede di Platini. Però tutti e due sono tutti forti. La tecnica di Zidane. E la precisone di Platini".Se non avessi fatto il calciatore che lavoro avresti scelto? Magari il ballerino?"Forse si. A me piace ballare. Però non lo so. A volte mi faccio questa domanda da solo. Che potevo fare se non avevo il calcio? Non lo so. Ma forse il ballerino. Anche dopo il calcio non lo so. Il ballerino di salsa".Che musica ascolti per motivarti?"Tutte le musiche. A volte ho fatto un giro con le sudamericane, le francesi... Io faccio un po' di mix".Auguriamo a Pogba di vincere il pallone d'oro"Grazie mille".Il gol più bello e più importante?"Il primo. Il primo che ho fatto con la Juventus. Il primo che ho fatto allo Juventus Stadium contro il Napoli. Il più importante è il prossimo".Paul, hai mostrato sempre grandissima maturità ed umiltà nonostante tu sei ancora molto giovane e questo ti rende ancor più grande sia come uomo che come calciatore; questo tuo essere è dovuto più al tuo carattere oppure è l'ambiente Juve che ti ha aiutato in questo?"Io sono sempre naturale. Sono così. Sono sempre così, nella mia testa ci sono sempre tanti obiettivi. Per esempio se vinciamo il campionato ancora, ci sono altri obiettivi che voglio fare. Non siamo mai arrivati, io sono così. È vero che anche i giocstori della Juve mi hanno aiutato. L'ambiente della Juve mi aiuta sempre".Complimenti per l'umiltà. Grazie e in bocca al lupo per tutto"Grazie. Ciao"