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di E. Loffredo Juventus-Chievo è finita da poche ore, protagonista assoluto è stato Paul Pogba, che pare essere destinato a essere ceduto nel prossimo mercato estivo per fare cassa. Ottanta, novanta, cento milioni e forse di più la cifra che dovrebbe rimpinguare le casse bianconere.Considerando l'importanza del Polpo nello scacchiere juventino e soprattutto che è tra i pochissimi veri top-player europei della nuova generazione, c'è forse da fare una seria riflessione e non far pesare troppo la convinzione che“con quei soldi si rifà la squadra”. Innanzitutto bisognerà vedere quanto del ricavato sarebbe reinvestito e poi, cosa non da poco, se i nuovi acquisti si riveleranno all'altezza di chi parte. Non sempre per uno Zidane che parte ci sono Nedved e Buffon che arrivano.Si aggiunga che una squadra che ambisce a riposizionarsi nell'Europa che conta non dovrebbe privarsi del proprio talento migliore, dovrebbe invece cercare di affiancargliene altri per accelerare quel processo di crescita sportiva.Personalmente ritengo che se la Juventus vuole tornare la società che era prima del 2006 (quella pre-farsa), deve essere meta e non rampa di partenza dei fuoriclasse. Per rispondere a Raiola: la Juventus deve poterselo permettere Pogba. Crescere e consolidare il fatturato significa incassare cento milioni una tantum? O significa conservare e far fruttare al meglio un patrimonio tecnico e sportivo come il francese?
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