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Preziosi: «Matri va alla Juve. Cassano? Solo battute»


 Il presidente del Genoa a Radio Anch'io: «Da noi Borriello che conosce bene l'ambiente»Matri, bomber di ritornoChiellini: punto scudettoJuve punto e palo
© AnsaTORINO - (e.e.) Si rifà il Matri-monio bianconero. La conferma, ulteriore, riarriva da Enrico Preziosi, presidente del Genoa: «Posso confermare Matri alla Juventus e Borriello al Genoa. Per quanto ci riguarda non credo ci sia altro», dice ai microfoni di ’Radio Anch’io Sport’ su Radio 1. «Pinilla? Non voleva stare al Genoa e abbiamo rimpiazzato lui e Matri con Niang, Pavoletti e Borriello che qui ha già fatto bene e c’è un bel rapporto. Siamo sereni per quanto fatto. Non ci possiamo permettere certi costi, evidentemente la Samp con Eto'o sì poi calcisticamente dovrà dimostrare. Cassano al Genoa? Siamo in ottimi rapporti, qualche volta la battuta l’ha fatta lui, altre io ma ci siamo fermati così».   IL RITORNO - (m.bon.)  E’ fatta: la Juve prende Matri e Osvaldo finisce scornato sul filo di lana. E’ tarda sera quando l’italoargentino riesce a trovare un accordo per liberarsi dall’Inter: ma soprattutto è troppo tardi, anche se era considerato la prima scelta dopo Zaza, blindato dal Sassuolo. Marotta, a quel punto, aveva già comunicato al Genoa di aver sciolto le ultime riserve: «Tranquilli, lo prendiamo noi Alessandro». Era il tardo pomeriggio. Ma soprattutto era quello che attendeva Preziosi, che a sua volta poteva cancellare le ultime remore sull’operazione Borriello (il romanista tornerà in rossoblù al posto di Matri: entrambi non sarebbero potuti coesistere alla corte di Gasperini). L’Inter ha tirato troppo la corda, con la Juve, mettendo i bastoni tra le ruote del giocatore e dei bianconeri, pur di cercare di portare a casa 500 mila euro (la condizione di questi ultimi giorni per dare il via libera al trasferimento di Osvaldo). E ora Thohir rischia di dover pagare lo stipendio all’italoargentino (sospeso per motivi disciplinari) da qui a giugno (2,2 milioni lordi), pur senza utilizzarlo: dipende dagli sviluppi odierni del mercato, con in azione anche il Southampton, proprietario del cartellino. Ma torniamo a Matri. MATRI GIA' A TORINO IERI - Ordunque, con soddisfazione, la Juve lo riporta a casa. E’ un attaccante anche lui degno di indossare la maglia bianconera, l’ha dimostrato tra il 2011 e il 2013 (2 scudetti, 83 presenze e 29 gol; 7 reti col Genoa in questa stagione). Allegri festeggia, Matri è un suo pupillo dai tempi del Cagliari, e pure del Milan, che detiene il suo cartellino. Ma può festeggiare anche Agnelli, con una mano tenendo una calcolatrice e con l’altra dando il cinque a Marotta. Nell’estate 2013 la Juventus aveva incassato 11 milioni dal club rossonero per cedere Matri. E ora lo riporta a casa in prestito gratuito. Ma non è finita: Silvio (inteso come Berlusconi) avrà anche l’onore, si fa per dire, di continuare a pagare metà stipendio di Matri, fino al 30 giugno: 2,5 milioni lordi. Poco meno (in ballo solo 5 mesi) li verserà il club bianconero. Per Agnelli e Marotta è un trionfo. Per Allegri, un rinforzo importante. Stamane le operazioni saranno chiuse ufficialmente a Milano, quindi il deposito in Lega dei papiri. Intanto Giovinco rescinderà il contratto con il club bianconero e potrà accasarsi subito a Toronto (per una cinquantina di milioni netti in 5 anni). La prima grande svolta per Matri era venuta a galla nel primo pomeriggio, dopo le visite mediche effettuate a Torino: la Juventus voleva avere la certezza che l’infortunio al polpaccio non fosse grave. Esame superato: tra un decina di giorni il giocatore potrà essere già a disposizione di Allegri, la lesione di modesta entità che si era prodotto a Genova è sostanzialmente guarita. Di qui la prima accelerata: altro contatto tra i vertici di Juve e Genoa, con i bianconeri che si dicevano ormai intenzionati a prendere Matri, anche se non con assoluta certezza. DONIS-SASSUOLO - Al di là dell’intermezzo della partita di Udine, Marotta e Paratici volevano tenersi ancora qualche ora di tempo per verificare l’evoluzione della vicenda Osvaldo, ma soprattutto per tentare l’ultimo assalto disperato a Zaza. Che falliva, perché il Sassuolo lo blindava fino a giugno. Intanto gli emiliani portano a casa l’attaccante della Primavera bianconera Donis in prestito per 18 mesi (diritto di riscatto a 4 milioni, controriscatto Juve a 5), a conferma dei buoni rapporti tra i club. «Io alla Juve? Magari in estate», diceva Zaza dopo aver asfaltato l’Inter. A metà pomeriggio, quindi, la Juventus non era riuscita a compiere il miracolo con il Sassuolo, ma non aveva nemmeno il via libera per Osvaldo. Sul far della sera, la telefonata decisiva di Marotta ai genoani: «Sì, prendo Matri». L’Inter brigava ancora per sbolognare Osvaldo al Southampton, accettando di pagargli lo stipendio comunque: nel caso, anche con l’attaccante in Inghilterra fino a giugno. Oggi che fine farà l’italoargentino? Intanto Matri aveva già salutato i compagni in rossoblù: «Evviva, torno alla Juve». Juve, per la cronaca, che ieri ha preso in prestito anche un giovane di talento del Rijeka, Filipovic, attaccante del ‘97.