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Osvaldo, tra Juve e Inter volano gli stracci


Lo scontro per l'attaccante ha di nuovo incendiato i rapporti. Accuse e milioni di... minacce. Con una vendetta finaleThuram: Juve penalizzata
© LaPresseTORINO - Crediamo che da Torino non lo ammetteranno mai ufficialmente, e in fondo è anche normale così, sono le leggi non scritte: per cui gli strisciati di bianconero davvero non diranno mai davanti a un taccuino o a una telecamera che sì, nella Juve ieri si è ingannato il tempo, si fa per dire, pure con qualche telefonata mirata. Giusto per ficcare il naso, per capire cosa stesse mai succedendo dalle parti dell’Inter, e di Osvaldo in particolare, con la segreta speranza di godersi una solenne vendetta postuma. Non diranno nemmeno dello champagne stappato alle 23 in punto, alla sirena del mercato, mentre l’Inter deponeva le armi spuntate, tenendo in mano il cerino di un giocatore finito da tempo fuori rosa, reietto, sbolognato invano fino all’ultimo minuto, o quasi.Vincitori e trombati In realtà nessuna bottiglia è stata svuotata, vale la metafora, ma resta il fatto che un esercito di operatori di mercato ieri notte l’ha udito lo stesso il rumore del tappo che saltava, in qualche anfratto bianconero. Procuratori e intermediari hanno captato gli ultrasuoni delle trattative. Cose che gli esseri umani non possono percepire. Solo i vincenti le sentono bene, le perfide vendette. E i trombati.Ben gli sta, all’Inter. A Torino la pensa così, qualcuno. Ufficiosamente la Juve dice altro: cioè che di Osvaldo e della fregatura presa dai nerazzurri (fino a prova contraria è così) ai bianconeri non interessa più nulla da almeno due giorni, da quando avevano deciso di scaricare in un colpo solo Thohir, Ausilio e Fassone, con allegato l’italoargentino. E e ognuno vada per la strada sua, ché a Torino - loro - vanno benissimo avanti con Matri. Comunque i vertici della Juve nei giorni scorsi li avevano avvertiti eccome, i nerazzurri. A far così, a Milano finiranno per pagarla cara, dicevano persino con lungimiranza, prim’ancora che con astio. Tirano troppo la corda, hanno stufato, erano le confidenze, ballando sugli eufemismi. [...]Boca o reintegro Chi cura gli interessi di Osvaldo stava già facendo fuoco e fiamme, per cercare di liberarlo, giocando un’altra partita velenosa. Le successive trattative (anche solo per interposta persona) hanno soltanto prodotto l’accensione definitiva della miccia. Domenica sera i rapporti tra i club erano tornati a essere tesissimi. Minacce, ritorsioni e insulti girati più o meno indirettamente ai caselli autostradali del Mi-To.