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Il giustiziere della notte è lui: Alvaro Morata.


La Juve fa 1-1 al Bernabeu e vola a Berlino© foto di www.imagephotoagency.it
Urlo Juve al Bernabeu: cuore, grinta, sofferenza, rabbia, reazione e al 90’ l’impresa diventa realtà. Ottava finale della storia bianconera, a condurre la Juve all’Olympiastadion è proprio un ex giocatore del Real Madrid, Alvaro Morata. Lo spagnolo è giustiziere dell’undici di Ancelotti, pesante come un macigno il suo sinistro che gela Casillas e tutto il Bernabeu. Appuntamento al 6 giugno, dove? A Berlino. Un viaggio a Madrid prima di poter prenotare l’aereo per Berlino. Undici bianconeri in campo, altre quattromila anime juventine pronte a spingere la Signora verso un sogno lungo ben 12 anni. Di fronte gli ottantamila tifosi delle merengues, sul manto erboso del Bernabeu undici galattici decisi a ribaltare il 2-1 dell’andata. Tutto questo è Real Madrid – Juventus. Tutto confermato in entrambe le formazione, Real con il 4-3-3, in difesa accanto a Ramos c’è Varane, Benzema al centro dell’attacco dal primo minuto, Juventus con il 4-3-1-2, Pogba titolare, Tevez e Morata i due punteri. Il Real parte subito all’attacco, trentacinque secondi e Marcelo scende sulla corsia mancina e poi crossa, stacca Bale di testa ma manda alto. In fase difensiva Vidal arretra sulla linea dei centrocampista a formare un 4-4-2 con il cileno e Pirlo centrali, Marchisio e Pogba si allargano sulle corsie, due cerniere tra difesa e mediana per arginare le merengues. Quando sono i bianconeri ad attaccare il Guerriero alza il proprio raggio d’azione sulla trequarti. Al 5’ Benzema grazia i bianconeri, cross dalla destra, Bonucci esce male e cicca il pallone che arriva tra i piedi di Benzema, palleggio su Lichtsteiner e botta con il sinistro, fuori. Al 10’ Ronaldo ci prova su punizione, il direttore di gara ravvisa una deviazione e assegna il corner. Risponde la Juve, Tevez prende palla e si avvicina a Casillas, non calcia ma serve Vidal, il cileno angola il sinistro ma Casillas è attento e non si fa sorprendere. Il Real alza il ritmo, frequenti i cambi di gioco per allargare le maglie difensive bianconere, Benzema servito in profondità è in posizione regolare, servizio al centro, arriva Vidal a chiudere, la Juve tiene botta ma i Blancos si riaffacciano dalle parti di Buffon con un gran tiro di Bale, vola Buffon. Al 21’ James Rodriguez si conquista un calcio di rigore, per Eriksson l’intervento di Chiellini sul colombiano è da punire con la massima punizione. Dagli undici metri Cristiano Ronaldo non fallisce. Sciupa un ghiotto contropiede il Real, da un calcio d’angolo per i bianconeri nasce la ripartenza, Benzema se va palla al piede, arriva in area e cede la sfera a Ronaldo che mette a sedere Lichtsteiner ma invece di calciare crossa al centro, provvidenziale la chiusura di Vidal. Trovato il gol i Blancos ne approfittano per rifiatare, bollente il Bernabeu, temperature molto alte, i bianconeri conquistano in paio di calci d’angolo senza riuscire però a creare grattacapi a Casillas. Al 41’ Tevez subisce fallo a metà campo, il direttore di gara lascia proseguire e Benzema va vicino al raddoppio, Buffon prima smanaccia in angolo e poi manda a quel paese Eriksson. Un solo minuto di recupero e squadre negli spogliatoi con il Real in vantaggio di un gol. La Juve parte bene e con personalità, poi il Real comincia a carburare e ne raccoglie i frutti al 21’, i bianconeri accusano il colpo e non riescono ad impensierire Casillas che sostanzialmente fa lavoro di ordinaria amministrazione. Il primo vero tiro in porta della ripresa è di marca bianconera, Morata serve Tevez in maniera non troppo precisa, l’Apache raccoglie palla e poi serve Marchisio, controllo e tiro che esce di poco alla destra di Casillas. Con il gol di vantaggio il Real non ha nessuna intenzione di alzare il ritmo di gioco considerato anche il gran caldo, lascia i soli Ronaldo e Benzema in attacco e difende con il 4-4-2. Al 57’ però arriva la svolta, i bianconeri trovano il pareggio: Vidal conquista un prezioso calcio di punizione, quasi un corner, va a calciare Pirlo, esce Casillas, Vidal la rimette in area dove c’è Pogba che in versione pivot fa sponda di testa per Morata, lo spagnolo calcia con il sinistro e buca Casillas. Al 61’ Patrice Evra salva con una diagonale perfetta su Bale, il gallese qualche istante dopo ha un’altra occasione ma da due passi gira fuori. Il Real  reagisce con rabbia e prova a chiudere i bianconeri nella propria metà campo, attaccano in masse e concedono spazi per le ripartenze, cosa che fanno Vidal e Marchisio, pallone invitante del Principino con Morata che arriva in ritardo all’appuntamento con la doppietta. Ancelotti si accorge delle pile scariche di Benzema e lo sostituisce con il Chicharito Hernandez. Occasionissima Juve al 68’, corridoio perfetto di Vidal per Marchisio, il centrocampista bianconero preferisce la conclusione bassa, Casillas allunga la manona e devia. Ancora Bale a graziare i bianconeri, cross di Ronaldo con il gallese che sovrasta Evra ma manda alto. Rischia tantissimo Evra quando in area nel tentativo di anticipare Hernandez si appoggia sul messicano, Eriksson questa volta lascia proseguire. Al 78’ arriva il primo cambio per la Juventus, Allegri richiama uno spento Pirlo per Barzagli, i bianconeri passano così al 3-5-2 con Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Marchisio in regia, Vidal e Pogba mezzali, Lichtsteiner ed Evra salgono sulla linea dei centrocampisti. Il caldo si fa sentire, il Real chiude la Juventus nella propria metà campo, finale di sofferenza per i bianconeri. Pochi minuti dopo e Morata abbandona il terreno di gioco, il pubblico del Bernabeu lo fischia, i tifosi bianconeri lo applaudono e lo spagnolo va a ringraziare proprio il popolo juventino. A quattro minuti dal termine su palla persa da Pogba il duo Chiellini – Bonucci rischia la frittata, il pallone fortunatamente esce fuori. Dopo Marchisio è Pogba a divorarsi un gol già fatto, Llorente lavora un ottimo pallone in area di rigore e invita alla conclusione Pogba che spara su Casillas. Il Real si sbilancia in avanti per trovare il gol, lascia ampi spazi ma la Signora non riesce a sfruttarli in pieno. Arriva l’ultimo cambio, fuori proprio Pogba per Pereyra. Sono quattro i minuti di recupero, pesano le due occasioni sciupate dai bianconeri per poter vivere un finale sereno, sale la tensione, la sofferenza c’è ma i bianconeri con stoicismo reggono l’urto. E arriva il fischio finale, la Juve vola a Berlino.