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Il tifoso vuole esultare!


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 di P. Cicconofri Il tifoso italiano vuole esultare e se non è per una vittoria, come logica vorrebbe, lo fa per quello che gli è gentilmente offerto da un sistema mediatico alla canna del gas.Molte società sfruttano il sentimento popolare per abbindolare il proprio tifo che, consapevolmente o meno, finisce per sposare in pieno l’invito finendo per festeggiare una sconfitta altrui più che per una vittoria della propria squadra.A Napoli, mantenendo la tradizione folclorista che li contraddistingue, hanno addirittura festeggiato la sconfitta della Juventus in Champions League con fuochi d’artificio. Pensate che sollievo per De Laurentiis che si ritrova a fine stagione senza aver centrato l’accesso alla massima competizione europea, perdendo l’allenatore che se ne è andato in fretta e furia accasandosi al Real Madrid dopo aver parlato per anni di fatturati, con il suo pupillo, Higuain, talmente voglioso di lasciare Napoli, che ha cercato una giustificazione fingendo di essere vittima di un’aggressione da parte dei tifosi partenopei.In casa nerazzurra la situazione non sembra migliore. E’ arrivato Mancini come un eroe che ha promesso, fino all’ultima gara, di arrivare almeno in Europa League. Non solo non ci è riuscito, ma ha ottenuto una media punti inferiore a quella dei suoi predecessori. Dopo aver perso con le riserve della Juventus, con lo scudetto già assegnato, su cosa altro sperare sennonché la Vecchia Signora fallisse il triplete? Immagino che i festeggiamenti per la vittoria del Barca possano annebbiare i problemi nerazzurri che in realtà rimangono in tutta la loro gravità.Il Milan, dopo l’ultimo tentativo del politico Berlusconi di accaparrarsi qualche voto in più promettendo faville, è stato in parte ceduto facendo trapelare una quotazione faraonica. Galliani, dopo aver incassato un bel no da Ancelotti, è in giro per l’Europa con il cappello in mano cercando di portare qualche figurina a Milano. Senza dimenticare che quella politica tanto voluta dal suo patron “il Milan ai milanisti” se ne è andata a benedire con il benservito a mezzo stampa a Inzaghi e il contatto a Mihajlovich che aveva giurato fedeltà all’eterna rivale..A Roma sembra esserci una calma apparente. Pallotta conferma Garcia che però non sembra essere in sintonia con Sabatini e nemmeno convinto di restare nella capitale. Dopo aver vinto il campionato a parte e quello delle presenze allo stadio, il problema rimane quello di trovare i soldi per il riscatto di Nainggolan dal Cagliari, oggetto del calciomercato capitolino.Chi si sorprende della mancanza di cultura sportiva dei tifosi italiani dovrebbe tenere conto dell’ambiente in cui sono catapultati. Ambienti di provincia, dove quando non si vince, si accontenta il sostenitore puntando il dito verso il nemico, reo di essere semplicemente superiore. Un intero sistema mediatico e sportivo volto solo a questo. Pagine e pagine di inchiostro per commentare i presunti “favori” agli avversari senza mai un’autocritica (non sia mai sia poi quel presidente tolga la sponsorizzazione); giochi di potere volti ad aiutare il conseguimento di risultati a tavolino fatti passare come trionfi.Poi capita che il tifoso si ritrovi (in)consapevolmente a festeggiare la sconfitta del “nemico” senza nemmeno rendersi conto di essere semplicemente ridicolo. Che tristezza! http://www.giulemani...lio.asp?id=4293