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Odio dunque sono


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 di P. CicconofriPer capire quanto è radicato l’odio sportivo verso la Juventus in Italia serve veramente poco. Il Bologna è tornato in serie A, ma a fare notizia è il coro che ha accompagnato i festeggiamenti . I tifosi (a cui si sono uniti alcuni calciatori) ed hanno reso omaggio ai loro campioni intonando «Juve m...a». Non è un caso, ma un odio radicato nella cultura del tifoso bolognese. Nel 2008, dopo Bologna-Juve, un supporters juventino di 44 anni, residente a Modena, fu aggredito da un gruppo di "tifosi" locali e riportando gravi ferite alla testa. Era in compagnia del figlio e i sostenitorirossoblù pensarono bene di strappargli la sciarpa che aveva al collo. Nel tafferuglio che ne seguì fu ferito gravemente. Oppure vogliamo ricordare le polemiche che hanno accompagnato l’ultimo Bologna-Juve per l’esultanza di Conte ritenuta eccessiva? Un coro che dovrebbe rappresentare un’avvisaglia per tutti quelli che osservano i comportamenti delle tifoserie e un monito per chi vorrebbe un calcio animato da una sana cultura sportiva. Avete sentito nessuno condannare l’episodio? Altra città: Firenze, antica culla di civiltà, torna alla ribalta per il solito benvenuto ad un ex Juventino (è sempre la stessa storia). Molto vicino alla panchina lasciata da Montella sembra essere Sousa, ex bianconero che da subito potrà ammirare la particolare dedica: “Sousa gobbo di merda”. Gli stessi tifosi viola che si vantano di insultare i tifosi juventini morti nella tragedia dell’Heysel, che si presentano allo Juventus Stadium con magliette celebrative recanti in bella mostra un bel -39. Insomma, una prassi, che sembra ben accettata da tutto il mondo sportivo visto che nessuno prende mai seri provvedimenti. Gesti che sono tollerati da chi dovrebbe estirparli. Non c’è prevenzione, ma molto spesso condivisione in un ambiente educato ad insultare l’avversario più che a sostenere la propria squadra. http://www.giulemani...lio.asp?id=4296