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La voce del padrone


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 di G. BelvisoSiamo alle solite! La stampa "amica" della società sa sempre come ingraziarsi la dirigenza bianconera. Una "potenza di fuoco" impressionante, quando si vuole far passare una linea che non crei imbarazzi a chi di dovere. È già successo nel 2006, quando tutti, o quasi, dapprima alimentavano la farsa ed in seguito sostenevano le ragioni arrendevoliste dell'azionista di maggioranza per bocca di tale Cobolli o forse Gigli.Secondo il nostro modesto parere, la campagna acquisti appena conclusa non ha fatto fare alla squadra quell'ultimo salto di qualità che tutti ci aspettavamo. I punti di forza, quelli che cioè hanno sempre fatto la differenza in campo, erano proprio il trio Pirlo, Tevez e Vidal. Una perdita enorme, dal punto di vista tecnico, che probabilmente non ci impedirà di essere ancora competitivi nel campionato nazionale, ma che potrebbe creare enormi problemi in campo europeo.La società Juventus è quotata in borsa e questo è un fatto che spesso i giornalisti "tendono" a dimenticare. Per tale motivo, non si può gestire il club senza dover rendere conto a tutti gli azionisti, anche quelli di minoranza che fanno parte di Giùlemanidallajuve, del motivo per il quale si possano "regalare" giocatori del calibro di Pirlo e Tevez, sia pur ancora vincolati da contratto (professionisti super pagati sono tenuti anche e più di chiunque altro a rispettare i contratti firmati), e fare altrettanto con Llorente per poi acquistare il clone Mandzukic a 19 mln. Magari un giorno scopriremo (noi già lo sappiamo) che si sono trattati nomi ben più importanti e che non si sono concretizzati per un pugno di mosche (vedi Cavani).Quello che però ci preme più di tutto sottolineare è il caso Vidal. Alzi la mano il giornalista sportivo che non sapeva, già negli scorsi campionati, che il giocatore non è mai stato un campione di regolarità fuori dal campo. Lo sapevamo noi e senza alcun dubbio anche tutta la stampa sportiva. Ciò nonostante, ha sempre avuto un altissimo rendimento sul campo.Adesso, però, bisogna correre ai ripari e fornire un supporto mediatico ad una dirigenza che MAI avrebbe dovuto cederlo, anche e soprattutto in considerazione delle importanti partenze che lo avevano già preceduto e praticamente senza alcuna trattativa, accettando al volo l'offerta del Bayern. Il centrocampo bianconero è privo di idee, sebbene la Juventus sia il club italiano che ha speso più soldi sul fronte degli acquisti. Allora che si fa? Semplice, le verginelle della stampa italiana "scoprono" (o mio Dio!) che Vidal talvolta beve alcolici, mentre nelle precedenti stagioni era tutto casa e chiesa. Ed è un susseguirsi di notizie create ad hoc, anche quando, pochi giorni or sono, mentre la maggior parte dei media prezzolati gridava allo scandalo per il calciatore “cacciato” dalla nazionale, si scoprirà, in realtà, che King Arturo è stato costretto da una grave malattia del figlio.Ci dispiace, non è così che si fa giornalismo. Ed è per situazioni simili a quanto sopra esposto che la libertà di stampa in italia è ben peggiore di molti paesi cosiddetti del terzo mondo. Chissà che presto non ci raccontino, dimostrando finalmente buona dose di indipendenza e coraggio, il motivo per il quale a Torino siano insistenti le voci di dimissioni del direttore marketing e commerciale bianconero Francesco Calvo. Noi fin da oggi ci chiediamo se le presunte questioni personali possano essere sanate con una buona uscita pagata dalla società bianconera o da chi ne ha creato le condizioni. Saremo diversamente costretti a chiederne conto nella prossima assemblea degli azionisti. http://www.giulemani...lio.asp?id=4408