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Beccantini (La Stampa): "Bagarre in classifica e nelle polemiche"


Beccantini (La Stampa): "Bagarre in classifica e nelle polemiche"Fonte: di Roberto Beccantini per "La Stampa"
© foto di Castellani / De LucaTre squadre in cinque punti per lo scudetto, e addirittura sei in tre per il quarto posto, l’ultimo con vista sulla Champions League. Al traguardo del 16 maggio mancano tredici giornate, è la prima volta che nell’era post Calciopoli il campionato presenta un equilibrio così spasmodico. Dopo la settimana delle manette e della rivolta anti Collina, il calendario mescola e agita le carte: Udinese-Inter, Napoli-Roma, Milan-Atalanta (in teoria, la più scontata), Juventus-Palermo; sabato prossimo, Fiorentina-Juventus e Roma-Milan. I Mondiali incombono, le coppe incidono. Grande favorita rimane l’Inter, come emerge dalla formazione che, nonostante la stangata del giudice sportivo, lo squalificato Mourinho schiererà al Friuli. Vengono da tre pareggi, i campioni, e da due notti che potrebbero averne recintato la stagione, dalla corrida isterica con la Samp agli sprazzi che hanno confuso il Chelsea. Chelsea che il Manchester City di Roberto Mancini ha rimontato e sgominato a Stamford Bridge. «Il vecchio, caro contropiede paga sempre», aveva dichiarato Ancelotti. Mancini l’ha preso alla lettera: gabbia mobile e coltellate alla schiena (Tevez, Bellamy). Sospetti, veleni. Tutti marcano tutti. Leonardo difende gli episodi pro Milan («Non bastano»: vero, ma servono), la Juventus passa da uno spareggio all’altro, braccata dalle moviole. Il caso Camoranesi, secondo soltanto al mistero Iaquinta, sta assumendo contorni kafkiani. Il Palermo è la classica squadra dalla doppia vita, formidabile in casa, arrendevole fuori. L’infortunio di Amauri e il giovedì dell’Ajax, per noioso che sia stato, potrebbero condizionare gli appetiti di Del Piero e c. La Roma è reduce da sette vittorie e dal patatrac europeo con il Panathinaikos. I greci le hanno rifilato sei gol in due partite. Solo un calo di tensione? Sarà la bollente Napoli a tagliare il nodo di Ranieri, gran seminatore di raccolti altrui.