Juve, riecco Iaquinta: vuole ripartire da Firenze
Domani il test: potrebbe giocare mezz’ora Migliora Poulsen, ma è sempre emergenza. La punta bianconera lavora con la squadra, in allenamento scatta e calcia senza sentire fastidi, ma Zaccheroni resta cauto
Juve, scudetto dei ricavi VINOVO, 2 marzo - L’emergenza infortuni resta. E il numero degli indisponibili è sempre consistente, in questo momento sono sette gli juventini fermi ai box. L’ultimo è Hasan Salihamidzic, fermatosi prima del match col Palermo. Ieri gli esami hanno però scongiurato lesioni muscolari alla coscia destra: domani comincerà un lavoro differenziato. Con lo stop del bosniaco la “lista nera” raggiunge quota 52. Numero troppo alto per non aver condizionato seriamente anche questa stagione. Alberto Zaccheroni, insomma, dovrà pazientare ancora prima di essere accontentato. Domenica sera, nel post Palermo, l’analisi del tecnico è stata chiara: «Non cerco alibi, ma con tutti questi indisponibili è veramente dura. Spero di poter gestire il prima possibile una rosa se non al 100%, almeno al 70/80. Ci sono giocatori che hanno bisogno di riposare».IN CRESCITA - Qualche spiraglio di luce inizia a intravedersi. Vincenzo Iaquinta, dopo l’operazione al menisco e un calvario durato quattro mesi, è pronto al grande ritorno. I controlli hanno dato esito positivo e le sensazioni del giocatore sono buone. I fastidi sono spariti, adesso Iaquinta ha solo una gran voglia di tornare a sgroppare per il campo. E la Juventus non vede l’ora di ritrovare quella profondità di gioco che in sua assenza troppo spesso è mancata. Lo stato psicofisico di Iaquinta è stato riassunto alla perfezione da Giorgio Chiellini: «Vincenzo è carico e tornerà ancora più arrabbiato...».